Il premio “Carlo Speroni” a Cappelletti. Festa per la Pro Patria Ginnastica

Panathlon LaMalpensa Carlo Speroni

CERRO MAGGIORE – Dopo l’anno sabbatico dovuto al Covid, torna l’annuale “Premio Carlo Speroni”. Appuntamento fondamentale per lo sport bustese e del territorio, che celebra uno dei più importanti papà della tradizione made in Busto Arsizio. Per volere del Panathlon club “La Malpensa” e della famiglia Speroni l’edizione 2021 (la 49esima) ha sì avuto il proprio classico epicentro nella atletica leggera, premiando la giovane promessa Filippo Cappelletti, ma ha spaziato anche nella ginnastica: dal primo titolo italiano di società della Pro Patria Bustese Sportiva fino al titolo mondiale individuale di Nicola Bartolini. Insomma una “puntata” sportivamente eclettica e assai intrigante. Proprio nel solco e nella tradizione lasciata dal Carloeu.

Il ricordo di Carlo Speroni, eroe bustocco dello sport

Nato nel 1895, Carlo Speroni è uno dei più grandi esponenti della storia dell’atletica italiana. A lui nel 1971 è stato intitolato lo stadio di Busto Arsizio. Mezzofondista, gareggiò per la Società Ginnastica Pro Patria et Libertate e si distinse su diverse specialità (5.000 e 10.000 piani, i 20 chilometri e la corsa campestre). Disputò 3 Olimpiadi (Stoccolma 1912, Anversa 1920 e Parigi 1924). Fu uno dei cosiddetti “atleti soldato”, vestendo la divisa militare nel corso della Grande Guerra e rivaleggiò con il grandissimo Paavo Nurmi. Appese le scarpette al chiodo, diventò massaggiatore della Pro Patria calcio, ma fu soprattutto il papà di tutti gli sportivi bustesi che si radunavano nella famosa palestra di via Concordia (complesso che ora non c’è più).

Il premio “Carlo Speroni” a Filippo Cappelletti

La 49esima edizione del “Premio Speroni” è stata assegnata al saronnese Filippo Cappelletti dal presidente del Panathlon Massimo Tosi e dal nipote (omonimo) Carlo Speroni. Accompagnato dal papà allenatore Beppe Cappelletti e dal presidente regionale della Fidal Giovanni Mauri, il giovanissimo sprinter è una delle più importanti promesse dell’atletica leggera italiana: 18 anni, già vincitore del titolo italiano e medaglia di bronzo europea. E se il 2021 è l’anno dei velocisti in azzurro, Filippo Cappelletti mette una seria ipoteca per le prossime stagioni.

La festa della Pro Patria Ginnastica

Il titolo della serata (Dal Carloeu a Nicola Bartolini Campione del Mondo – Nel nome della Pro Patria Campione d’Italia) stabiliva già le giuste connessioni con un anno clamoroso per lo sport nazionale e di Busto Arsizio, che ha trovato il suo momento-clou nel primo titolo italiano di società della Pro Patria Bustese Sportiva dopo 140 anni esatti di storia (anno di fondazione 1881) e nel clamoroso titolo mondiale individuale di Nicola Bartolini nel corpo libero (purtroppo assente all’ultimo momento a causa di un impegno con la Federazione). Per l’atleta di origini sarde (ma cresciuto e tesserato in Pro Patria) un successo che vuol dire riscrivere i libri di storia del suo sport: il titolo iridato mancava in Italia da 24 anni (ultimo di Jury Chechi agli anelli a Losanna 1997), mentre quello di Kitakyushu è il primo assoluto nella specialità del corpo libero (in precedenza 3 medaglie di bronzo con il mito Franco Menichelli). Autorevoli testimoni dei successi della società di via Ariosto un campionissimo del passato come Boris Preti (oro alle Universiadi 1993 e bronzo alla Coppa del Mondo e alla Coppa Europa, cresciuto nella Virtus Gallarate) e uno del presente come Ludovico Edalli (14 volte campione italiano e insieme a Marco Lodadio unico rappresentante azzurro nella ginnastica alle Olimpiadi di Tokyo 2020). La culla dei campioni del presente è la Pro Patria Bustese Sportiva, presente alla grande festa del “Premio Speroni” con il presidente Rosario Vadalà, l’allenatore (nonché cugino di Carlo Speroni junior) Stefano Rossini, i consiglieri Andrea Vadalà e Sergio Salmoiraghi e gli atleti Xuan Bergamin e Saul Fermin. Una società che va fiera del suo primo titolo italiano assoluto a squadre. E che però sta tuttora cercando una propria e degna casa.

Il sindaco Antonelli sul Palaginnastica e Busto città europea dello sport

La cerimonia ha avuto la “benedizione” del sindaco Emanuele Antonelli, del neo-assessore allo sport Maurizio Artusa, della neo-presidente del consiglio comunale Laura Rogora e dei riconfermati consiglieri comunali Gianluca Castiglioni e Alessandro Albani (Rogora e Castiglioni nella veste di panathleti). Un link clamorosamente efficace per “lanciare la volata” (giusto per rimanere in un altro ambito sportivo) a due momenti fondamentali per la futura vita dello sport bustocco: “Busto Arsizio Città Europea dello Sport 2023” e il tanto discusso PalaGinnastica. Argomenti rispetto ai quali il sindaco Antonelli non ha potuto e voluto pattinare via (sempre per rimanere nello sport). “Ci sono state delle difficoltà, purtroppo non dovute all’Amministrazione Comunale, ma lo posso promettere. E’ un mio impegno. Busto avrà il suo PalaGinnastica. Lo meritate. Anzi non so come avete potuto allenarvi per 140 anni in queste condizioni”.

Il Panathlon ricorda Carlo Speroni, eroe bustocco dello sport

Panathlon LaMalpensa Carlo Speroni – MALPENSA24