Paragone (Italexit) a Gallarate: «Mai un banchiere al Quirinale»

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GALLARATE – Di una cosa è convinto Gianluigi Paragone: al di là delle dichiarazioni di facciata i grandi partiti stanno lavorando per eleggere Mario Draghi presidente della Repubblica. «E noi non lo voteremo mai». Lo ha detto questo mattina, 6 gennaio, in largo Camussi a Gallarate. Il fondatore di Italexit ha voluto incontrare i sostenitori del suo movimento in provincia di Varese per programmare l’attività dei prossimi mesi. Tra loro anche il coordinatore provinciale Tiziano Fracchia e il responsabile organizzativo Vincenzo Colucci.

Draghi mai

Sulla partita del Quirinale, Paragone spiega la strategia di Italexit: «Proporremo un nostro nome: sarà un garante vero della Costituzione e Draghi di sicuro non lo è. Perché un banchiere che si è formato in Goldman Sachs e di certo non avrà mai il nostro voto». In campo per il Quirinale c’è anche Silvio Berlusconi, ma secondo il senatore varesino non ha chance per farcela.

Italexit al voto

Paragone è convinto che la legislatura arriverà al termine. «Le trattative in corso per portare Draghi al Quirinale prevedono anche l’impossibilità di andare al voto anticipato, altrimenti il Parlamento esplode», dice il senatore. Ma nel 2022 ci sono le Amministrative e Italexit, dopo la partecipazione dello scorso ottobre a Gallarate , non vuole fare da spettatore. In provincia di Varese si sta lavorando in particolare su Cassano Magnago e Ferno. «Sicuramente ci saremo perché le Amministrative della prossima primavera ci permettono di mettere in piedi la rete che ci proietterà alle Politiche e alle Regionali del 2023».

M24 TV – Elezioni, Paragone: «Con Italexit alla conquista di Milano e Gallarate»

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