Parentopoli a Somma, Bellaria replica a FdI: «Soltanto fuffa»

Bellaria aerei Somma Bassa

SOMMA LOMBARDO – «Fuffa». Così il sindaco Stefano Bellaria replica a Fratelli d’Italia, scatenati in sezione sul caso Gambini a tal punto da sollevare persino un caso Parentopoli a Somma Lombardo.

Giochetti da Prima repubblica

«Il nostro consigliere non ha nessun rapporto di parentela con chi lavora da e per Spes, nessun rapporto di parentela o amicizia con chi lavora in piscina, con le cooperative che si occupano della manutenzione del verde nella nostra città e delle pulizie delle farmacie, con presidenti di associazioni che prendono consistenti contributi dal Comune. Noi lo possiamo dire e scrivere». Questo il passaggio cruciale della nota diramata dal segretario del circolo di Fratelli d’Italia, Simone Varalli. Ma il sindaco non cade nella rete e risponde che «la fuffa la lasciamo volentieri a chi preferisce trastullarsi con i giochetti da tarda Prima repubblica, anziché pensare al bene della nostra città».

Fiducia a Gambini

Un giochetto da Prima Repubblica, secondo Bellaria, è anche chiedere le dimissioni – come ha fatto proprio Fratelli d’Italia – ad Andrea Gambini, uomo Lega riconfermato al vertice della Spes dopo la vittoria del centrosinistra nel 2015. Bellaria, quattro anni dopo, rifarebbe la stessa scelta: «Che triste e vecchia la politica (con la p minuscola) che sceglie i manager delle società pubbliche esclusivamente in base al colore della tessera di partito che hanno in tasca. È una spirale (verso il basso) che va spezzata se vogliamo il bene del nostro Paese (con la P maiuscola).
Competenza, passione, disponibilità al confronto, onestà: questi, e solo questi, devono essere i criteri di selezione della classe dirigente. Sinceramente non mi (ci) interessa il credo politico del dottor Gambini. Di questo mi confronto volentieri con lui davanti ad un caffè. E se su talune questioni la pensiamo diversamente non ne facciamo un dramma, perché quando ci sono stima e rispetto reciproco, le differenze arricchiscono.
A me, ed alla maggioranza che mi sostiene, importa solamente l’elevata qualità gestionale più volte dimostrata sul campo da Andrea Gambini. Per noi, lui non è “il manager leghista prestato al Pd” (cosa tra l’altro non vera), ma l’ottimo amministratore della Spes, l’uomo che, anche grazie a precise indicazioni e piena libertà di azione, l’ha rilanciata dopo anni di gestione fallimentare».

La stessa lingua

Attraverso la pagina ufficiale della Spes, oggi 7 febbraio ha parlato anche Gambini, sostenendo che «io e il sindaco parliamo la stessa lingua, ossia il bene della comunità». Ed entra nel dettaglio: «Sono un manager aziendale e da 30 anni militante della lega . Alla Spes svolgo attività manageriale e non guardo ai colori ma solo al lavoro. Il resto sono solo polemiche di persone che da una parte dicono che sono un bravo manager e dall’altra che sono un tecnico del Pd. Prima del mio arrivo la piscina era in fallimento ossia la Spes non riceveva canone da 4 anni. Adesso riceve 50.000 euro all’anno, grazie a tutte le persone che lavorano e grazie alla responsabile che ogni giorno dedica il massimo impegno».

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