Passo indietro di Maroni? Gualandris: «Giù le mani da Bobo. Ci vuole rispetto»

gualandris maroni

VARESE Roberto Maroni sarebbe pronto a fare un passo indietro e ritirare la sua candidatura a Palazzo Estense. Il condizionale è d’obbligo, poiché la notizia riportata da Varesenoi si basa su una serie di rumors  che, come si legge nell’articolo, girano con insistenza negli ambienti politici varesini. E che hanno fatto saltare sulla sedia e arrabbiare di brutto il commissario provinciale Stefano Gualandris: «Non c’è alcun passo indietro di Maroni. Sono provocazioni. Brutte provocazioni. Qua c’è qualcuno che vorrebbe il candidato su Varese e mette in campo queste sceneggiate. Adesso basta, chiedo rispetto per Roberto Maroni».

Carroccio in agitazione

L’ipotesi di un passo indietro di Roberto Maroni a Varese ha fatto sussultare tutto il Carroccio. E chi guida in questo momento la Lega sul tavolo politico provinciale, ovvero Stefano Gualandris, detta una battuta secca: «Nessun passo indietro. Mi spiace che qualcuno stia facendo casino, scommettendo sul ritiro di Maroni, per mettere un proprio candidato».

Chi rimesta le acque? Forza Italia? Gualandris non spinge oltre, anzi ribadisce il concetto che il candidato a Varese è «Bobo. E non è stata un caso la sua presenza domenica (11 aprile) agli Europei di canottaggio della Schiranna. Lui stesso, infatti, ha così confermato che il candidato è lui».

Le ragioni di Forza Italia

E’ pur vero che chi in questo momento, nel centrodestra, ha manifestato malumore è proprio Forza Italia, che chiede pari dignità. Senza però mettere un nome specifico o indicare una (in particolare) delle tre grandi città al voto tra Varese, Gallarate e Busto. Insomma quella dei berlusconiani è solo una ragione politica e non certo personalistica o territoriale.

Maroni va rispettato

Sta di fatto che, il solo aver fatto girare (chi?) la voce di un passo indietro di Maroni ha suscitato fibrillazioni in un campo politico già attraversato da tensioni (sulle grandi città). Clima che Gualandris vuole stemperare: «Credo che non sia un segreto che Roberto Maroni ha bisogno ancora di un po’ tempo. Ma lui è e resta il candidato. E solo Maroni può dire che Maroni non è il candidato. Per questo non possiamo accettare forzature di questo genere nei confronti di una persona che deve essere solo rispettata».