Accam, “patto di segretezza” fra società. Brumana: «Cos’hanno da nascondere?»

accam legnano brumana patto inceneritore borsano

LEGNANO – Un “patto di segretezza” sui documenti di Accam: lo hanno sottoscritto Amga, Agesp e Cap Holding nel memorandum d’intesa per valutare termini e modalità della loro collaborazione per predisporre il piano di salvataggio di Accam dal fallimento, nonché il mantenimento in funzione dell’inceneritore di Borsano. È quanto denuncia oggi, mercoledì 7 aprile, il consigliere civico legnanese Franco Brumana, secondo il quale il memorandum «non può avere alcun effetto giuridico, ma prevede anche una parte preponderante che comporta l’assunzione di veri e propri obblighi di riservatezza riguardanti ogni possibile informazione e ogni documento. Questi vincoli riguarderanno anche le informazioni alle Amministrazioni comunali socie delle tre società».

Per Brumana, eletto in Consiglio comunale nella lista Movimento dei Cittadini, «viene addirittura stabilito che si possano dare informazioni ai Comuni solo facendo in modo che preventivamente accettino a loro volta gli obblighi di riservatezza. Il memorandum arriva al punto di prevedere la massima reticenza possibile anche a fronte di richieste dell’autorità giudiziaria o delle autorità di vigilanza, quali l’Anac-Autorità nazionale anticorruzione. In questi casi, le tre società si dovranno consultare per concordare tempi e contenuti di tali rivelazioni, che dovranno comunque essere limitate al minimo possibile secondo la normativa in vigore».

«Vincolati anche i Comuni soci»

Insomma, un vero e proprio patto di segretezza che il legale legnanese ritiene «assurdo e ingiustificabile perché riguarda un servizio pubblico e non un’attività che potrebbe necessitare di riservatezza per tutelare invenzioni o per limitare la concorrenza commerciale, che nel caso non può esistere. È inoltre in contrasto con le norme imperative riguardanti il diritto alle informazioni ambientali, il controllo analogo da parte dei Comuni e il diritto di informazione dei consiglieri comunali». A questo proposito Brumana cita il decreto legislativo 195/2005 che ha recepito la direttiva 2003/4 del Parlamento europeo e l’articolo 43 del Testo unico degli enti locali.

Sulla base di tali testi di legge, gli obblighi di segretezza assunti di Amga, Agesp e Cap Holding sono giudicati «estremamente gravi perché illegali e perché sono finalizzati a occultare operazioni ritenute impresentabili. Appare quindi logico – incalza Franco Brumana – chiedersi che cosa si voglia tenere nascosto e dubitare della genuinità delle informazioni che verranno diffuse. Contestualmente alla scelta di operare come un’associazione segreta, non a caso è stata avviata una vera e propria campagna di disinformazione con notizie false o fuorvianti mirate a far credere che il salvataggio di Accam e la prosecuzione sino ad oltre il 2032 dell’attività dell’inceneritore di Borsano siano funzionali alla transizione ecologica e alla politica circolare in materia di rifiuti».

Accam, il centrosinistra legnanese difende le sue scelte: «Nostro percorso coerente»

accam legnano brumana patto – MALPENSA24