Pd Gallarate: «Assurdo il cordolo di via Checchi smontato in fretta e furia»

gallarate cordoli ferrari pd

La vicenda del cordolo di via Checchi, costruito ieri e smontato in fretta e furia oggi, dopo che aveva causato diversi incidenti in pochi minuti, riassume perfettamente la completa inadeguatezza della giunta Cassani.

In cinque anni a Gallarate non si sono visti significativi interventi per la sicurezza stradale e non è stato realizzato nemmeno un metro di nuove piste o corsie ciclabili (però si sono lasciate al degrado quelle esistenti!).

Proprio nel quinto anno, però, il nostro Comune vince un bando regionale che stanzia 200.000 euro sulla base di un progetto che sia il sindaco Cassani che l’assessore Rech diranno di NON conoscere (!?!). 

Gallarate nella primavera di quest’anno diventa infatti “la città dei cordoli”, che vengono posizionati ovunque. 

In rari casi in luoghi utili, ad esempio in via Volta angolo via Dante o in via Dembowski -dove ce ne era uno provvisorio. Nella stragrande maggioranza delle volte, invece, in luoghi del tutto assurdi, come, sempre ad esempio, in via Torino angolo via Forze Armate, oppure all’uscita della rotonda “dei Carabinieri” o alla fine di via Campo dei Fiori, in via Maroncelli, dove solo grazie all’intervento delle opposizioni si è sostituito il cordolo, appena installato, con una rotonda.

Il Partito Democratico rileva l’assurdità degli interventi, in quanto è doveroso ridurre la velocità delle auto ma occorre farlo in modo da non peggiorare il traffico e, soprattutto, avendo attenzione a non penalizzare gli utenti deboli della strada. Un conto è inserire dissuasori di velocità e ridurre i calibri delle strade per fare posto una pista ciclabile. Altro è ridurlo per tutti, condannando ciclisti e motociclisti ad essere stritolati da auto e camion. In più questi interventi andrebbero effettuati all’interno di un progetto di mobilità che, però, Cassani NON ha, non ha mai avuto e non ha mai voluto avere.

Rendendosi conto di avere fatto una boiata pazzesca il candidato sindaco Cassani con il fidato assessore Rech dicono di non sapere nulla dei cordoli, come se questa fosse una giustificazione e non un’aggravante. Il Comune ha presentato un progetto, ha visto un bando e il sindaco Cassani in campagna elettorale permanente nulla sa, evidentemente troppo occupato a presenziare, gradito o meno, dovunque immagini possa raccattare qualche voto. Rech afferma solennemente di avere bloccato gli interventi, affermando singolarmente che, ciononostante, non avrebbe perso i fondi regionali. 

Il tutto fino a IERI, al cordolo di via Checchi, rispetto al quale Rech proclama che un errore vi è stato ma ovviamente non suo, né di Cassani, ma dell’impresa che avrebbe effettuato lavori a loro insaputa.

In questo modo Rech ammette in modo geniale che le auto danneggiate dal cordolo di via Checchi dovranno essere risarcite ma non dal Comune, come se non fosse il proprio il suo assessorato e il suo ufficio a dovere verificare le opere che vengono realizzate sulle nostre strade. Ma forse il suo ufficio non ha verificato bene o forse non è vero che Rech aveva bloccato gli interventi, oppure il blocco è stato comunicato ai giornali e non all’impresa, oppure l’impresa è impazzita e fa di testa sua. 

Ad ogni modo in tutto questo il sindaco Cassani, probabilmente partito per delle lunghe vacanze in luoghi sperduti tace. 

Domani farà un post sulla famiglia o sulla mitica 4 X 100 a Tokyo. 

Tanto a Gallarate ci pensa Rech, o l’impresa, o il dirigente o l’ufficio o la Regione, o Forza Italia o, comunque, qualcuno diverso da Andrea Cassani, il sindaco che ha la sola delega ai social e che NON sapeva del progetto sicurezza così NON sapeva chi fosse, politicamente, il suo prezioso alleato del 2016: Nino Caianiello.

Davide Ferrari
(segretario del Partito democratico di Gallarate)

Gallarate “città dei cordoli” nel mirino del centrosinistra: «Non sicuri, uno spreco»

gallarate cordoli ferrari pd – MALPENSA24