Pd Gallarate: «Pericolosa la sponda dell’Arnetta». Rech valuta un guard rail

Gallarate pericolosa sponda Arnetta

GALLARATE – Lo scorso novembre in via Renzo Colombo a Gallarate sono stati tagliati tutti gli alberi sulla sponda dell’Arnetta, ad esclusione di qualche essenza all’incrocio con via Ferrario. Un intervento che, secondo il Pd, ha reso pericoloso quel tratto di strada. Pur non essendo il taglio imputabile al Comune, l’assessore ai Lavori pubblici Sandro Rech sta valutando di posizionare un guard rail per evitare che qualcuno possa finire nel torrente.

Pericoloso per bambini e biciclette

Lo ha detto questa sera, 21 dicembre, in consiglio comunale in risposta a un question time presentato dal consigliere del Partito democratico Anna Zambon. «Alberi alti e folti abbellivano e proteggevano l’alveo dell’Arnetta molto spesso privo d’acqua  e quindi esposto al pericolo di diventare una discarica a cielo aperto a causa di comportamenti incivili cui spesso assistiamo in situazioni simili», ha denunciato l’esponente dem. «Attualmente manca qualsiasi protezione che impedisca l’accesso alla sponda delle persone, molto spesso bambini, e delle biciclette che transitano sul marciapiede e sulla pista ciclabile. Ci chiediamo quali valutazioni agronomiche abbiano giustificato il taglio, se il Comune ha intenzione di sostituire le piante rimosse e quali interventi ha programmato il Comune per mettere in sicurezza la sponda del torrente con i relativi tempi d’esecuzione».

L’intervento di Aipo

In risposta Rech ha sottolineato che il taglio della vegetazione non risulta effettuato dall’amministrazione comunale bensì dall’autorità competente che in questo caso è Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), a cui spetta tutta la gestione e manutenzione del reticolo idraulico principale di cui il torrente Arno fa parte. «Tale intervento rientra pertanto nella ordinaria attività manutentiva di Aipo, che agisce in forza del Testo Unico sulle opere idrauliche, che comprende nello specifico le sponde dei corsi d’acqua sino alla sommità».
Il componente della giunta Cassani ha reso noto che il Comune non ha intenzione di sostituire le piante tagliate con altre, «in primis perché non avrebbe titolo, in secondo luogo perché il taglio è stato effettuato per garantire le condizioni di sicurezza del deflusso idrico del corso d’acqua».

La scogliera e il parapetto

Proprio per una questione di competenze, il Comune non ha programmato nessun intervento di messa in sicurezza della sponda. «Si segnala però – ha concluso Rech – l’intervento eseguito a cura e onere di Aipo per la realizzazione della scogliera di difesa spondale in massi ciclopici in sponda orografica destra per un tratto di circa 55 metri al fine di eliminare l’erosione. Per quanto riguarda invece la protezione sommitale della sponda, l’amministrazione comunale ha già valutato di concerto con Aipo la posa di un guard rail che non interferisca con le attività manutentive future dell’autorità idraulica».

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