Pd: «L’acquisto della ex cava lungimirante per non contaminare l’acqua di Cardano»

cardano al campo ex cava

CARDANO AL CAMPO – «L’acquisto della ex cava fu un’operazione lungimirante che ha permesso di salvaguardare i pozzi da cui viene l’acqua potabile che noi cardanesi usiamo quando apriamo il rubinetto di casa». Con queste parole il Pd rivendica con forza la scelta di acquistare nel 2009 – compiuta dall’allora amministrazione Aspesi di centrosinistra – quei 114mila metri quadrati di verde a due passi dalle piste di Malpensa comprati per scongiurare future escavazioni e con il grande sogno di trasformarli in un prestigioso parco boschivo aperto a tutti. Un progetto però rimasto soltanto sulla carta.

Scelta scellerata o lungimirante?

Proprio per questo motivo, attraverso il Dup (Documento unico di programmazione), l’attuale amministrazione Colombo (Lega, Fratelli d’Italia e Civici per Cardano) ha preso una posizione dura sull’operazione, definendola «una scelta scellerata» in quanto «sono stati spesi soldi inutili». Ma il direttivo del Partito democratico, attraverso il segretario Massimiliano Zocchi, non ci sta. E dice: «Innanzitutto la ex cava (corredata anche di un fabbricato adibito ad abitazione del custode) è stata acquistata a suo tempo dal Comune di Cardano al Campo per 499.000 euro e non 800.000, come dichiarato durante l’ultimo consiglio comunale  dall’assessore Vito Rosiello con un’approssimazione poco consona a un amministratore pubblico». I dem ricordano inoltre che la ex cava si trova all’interno del perimetro di rispetto dei pozzi dell’acqua potabile.  «Quell’acquisto – aggiungono –  fu merito dell’amministrazione Aspesi ma fu condiviso anche dall’opposizione, con approvazione unanime in Consiglio Comunale, perché il prezzo era vantaggioso e perché grazie all’acquisto la cava passava al Comune, in questo modo si sarebbero impedite ulteriori escavazioni o deposito di rifiuti. Anche il Parco del Ticino e la provincia di Varese erano favorevoli a questa scelta, tanto che l’allora presidente del Parco del Ticino Milena Bertani presenziò al consiglio comunale che decise l’acquisto. Oggi grazie a quella scelta siamo sicuri che l’acqua che beviamo non subisce contaminazioni».

La coltre di nebbia

Il Pd si chiede quindi perché Rosiello stia alzando una coltre di nebbia su una questione che è chiara e trasparente, in particolar modo quando parla di recuperare i soldi spesi. «Non ci sono molte possibilità per “recuperare” i soldi se non quella di vendere la ex cava, ma chi garantirebbe che una volta venduta non si torni ad effettuare attività che mettano a rischio l’ambiente circostante e i pozzi d’acqua attigui? Riteniamo che la priorità sia la salute e la sicurezza dei cardanesi, l’attuale amministrazione Colombo ha già fatto un evidente disastro ambientale all’area feste, sarebbe ancora più grave se dovesse mettere a rischio l’acqua che beviamo. Si rendono conto che danneggiando l’ambiente ne va della salute di tutti noi? Si rendono conto che il loro compito è di tutelare la salute dei cardanesi e non quello di assecondare speculazioni fondiarie? Lo chiediamo alla giunta ma anche ai consiglieri comunali che la sostengono».

Rosiello svela: nei boschi di Cardano una discarica coperta da un metro di terra

cardano al campo ex cava – MALPENSA24