Comune e Università dell’Insubria alleati per progettare la Varese del futuro

Il team di tecnici e ricercatori con sindaco e rettore che si stringono la mano

VARESE – La crisi post pandemica, l’emergenza clima, l’inverno della natalità e la semplificazione. Sono tutte sfide che un Pgt “deve affrontare” se dev’essere uno strumento di programmazione urbanistica moderno e proiettato nel futuro. Come del resto non si può non tenere conto delle tante città: quella dei servizi, quella intesa come spazio pubblico, quella della qualità insediativa in relazione alla rigenerazione urbana, senza dimenticare la rigenerazione urbana. Tutto questo per dire che al giorno d’oggi la realtà è molto complessa e un’amministrazione che decide di mettere mano al Pgt deve fare squadra tra tecnici e tra coloro che studiano e conoscono il territorio. Ed è da questa articolata riflessione che nasce il lavoro di squadra tra amministrazione, Università dell’Insubria e politecnico per redarre il nuovo pgt. Che, last bust non least, deve essere partecipato.

Lavoro di squadra

L’obiettivo «è arrivare a inizio 2025 ad avere un nuovo Pgt – ha fissato il sindaco Davide Galimberti – il percorso l’abbiamo iniziato nel primo mandato, ma crediamo che questo sia il momento giusto per dare alla città un piano di governo del territorio. Con l’importante consulenza scientifica di Insubria e Politecnico».

L’accordo

ll Comune di Varese ha affidato al Dipartimento di Economia dell’Università dell’Insubria l’incarico di predisporre l’analisi economica e sociale del territorio finalizzata alla predisposizione del Piano di governo del territorio (Pgt) del Comune di Varese. Il Dipartimento di Economia, nominato Dipartimento di Eccellenza 2023-2027 dal Ministero dell’Università e della ricerca e diretto dalla professoressa Maria Pierro, si è impegnato a svolgere un’indagine demografica della popolazione residente e dei bisogni omogeni ed emergenti in tema di istruzione, cultura, assistenza, sanità e sport. L’analisi avrà ad oggetto il settore economico nelle sue varie articolazioni e dunque le esigenze insediative (dinamica industriale e interscambio commerciale), nell’ambito del terziario (attività e passività delle famiglie e imprese, accesso al credito e alla finanza), del trasporto e del lavoro verificando anche la vocazione turistica ambientale e culturale del territorio.

Le dichiarazioni

Il rettore Angelo Tagliabue: «La sensibilità che si dimostra nell’aprirsi alle varie competenze permette di dare risposte a più realtà possibili. Il ruolo del nostro ateneo, oggi punto di rifermento del territorio, è fondamentale e il lavoro che faremo riguardo al Pgt avrà una ricaduta importante in termini di competenze e di concretezza su tutta la città».

Il sindaco Davide Galimberti: «Siamo orgogliosi e contenti della collaborazione intensa tra Comune e Università riguardo al lavoro del Pgt. E il fatto che all’interno dei dipartimenti dell’ateneo ci siano professionalità che possano aiutare lo sviluppo socioeconomico-urbanistico della città e del territorio più allargato credo sia un valore aggiunto. L’Insubria, insieme al Politecnico, si occuperà dell’aspetto socioeconomico; ribadisco poi che l’iter dello strumento urbanistico sarà molto partecipato e, direi, “pop” perché il nostro obiettivo è coinvolgere non solo i professionisti, ma anche i cittadini, le associazioni, ovvero coloro che poi vivono quotidianamente la città».

Maria Pierro, direttore del Dipartimento di eccellenza di Economia: «Noi come dipartimento siamo onorati di fare parte di questo progetto che si colloca in una serie di collaborazioni in essere con il Comune avviate ormai da qualche anno. Ho l’onore di guidare un dipartimento di eccellenza, riconosciuto a livello nazionale tra i primi otto in Italia, che può mettere a sistema per la città di Varese le proprie competenze e conoscenze. Sul progetto specifico il nostro obiettivo è dare un contributo concreto alla fase di elaborazione dello strumento urbanistico che dovrà avere l’ambizione di tracciare un’ampia visione della nostra città e del nostro territorio».

Alberto Coen Porisini, ex rettore dell’Insubria, dove attualmente insegna e presidente del consiglio comunale di Palazzo Estense: «Definire la città che dovrà essere, quello che Varese diventerà nel futuro a medio-lungo termine. Oggi pensare alla città del futuro significa andare a cercare molteplici competenze: la società è molto più complessa e serve andare oltre alle quelle urbanistiche. È qui che la nostra università può giocare un ruolo importante nell’analizzare e individuare la Varese del futuro».

Andrea Civati, assessore all’Urbanistica. «L’ultimo Pgt è stato fatto dieci anni fa e in questi anni molto, anzi, direi quasi tutto, è cambiato. Ora Varese necessita di un piano urbanistico nuovo che sappia leggere l’oggi, ma soprattutto lo sviluppo dei prossimi anni. L’amministrazione sta lavorando sulla questione da qualche mese e avere al nostro fianco l’università in questo processo lo ritengo un fattore importante e direi decisivo».

Il team di lavoro

Rossella Locatelli, professoressa di Economia Intermediari finanziari; Elena Maggi, docente di Economia applicata; Emanuele Boscolo, docente di Diritto amministrativo e presidente dell’associazione italiana di Diritto Urbanistico; Giovanna Gavana, associato di Economia aziendale; Andrea Bellucci, ricercatore di Finanza aziendale; Raffaello Seri; Andrea Vezzulli, associato di Economia applicata; Hitaj Esmerilda, associato di Matematica e Statistica; Paolo Castelnovo, ricercatore di Economia applicata; Francesco Sacco, ricercatore di Economia aziendale

Il percorso

L’Università dell’Insubria raccoglierà e interpreterà i dati che costituiscono l’apparato conoscitivo del piano, ossia la base di conoscenza imprescindibile su cui si innesteranno – in termini di stretta coerenza rispetto alle componenti stabili del territorio, ai bisogni e alle tendenze in atto – le successive scelte di pianificazione. L’evidenza e non opinabilità dei dati, non solo territoriali ma anche relativi alle funzioni economiche, favorirà la partecipazione della comunità e consentirà di elaborare un piano pensato non solo per regolare la “trasformazione edilizia” ma anche per stimolare la crescita sociale (con riduzione delle marginalità) ed economica (con creazione delle condizioni per lo sviluppo economico ed occupazionale durevole e di qualità) del territorio: un piano che oltre l’urbanistica tradizionale si farà carico, in attuazione delle politiche comunali, delle sfide poste, tra le altre, dal cambiamento climatico e dai mutamenti socio-economici.

pgt varese Insubria – MALPENSA24