Le ciclabili sui canali restano chiuse anche dopo il 4 maggio

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SOMMA LOMBARDO – «Alla vigilia dell’avvio della cosiddetta fase 2 nella lotta al Covid-19, a fronte di alcune prime riaperture disposte del Governo, il Consorzio, preso atto della situazione epidemiologica non ancora stabilizzata, conferma l’interdizione al traffico ciclopedonale di alzaie e banchine gestite direttamente ovvero non conferite in concessione a terzi, come da ordinanza in vigore per tutta la rete». Parla chiaro la nota diramata dal presidente dell’Etv Villoresi Alessandro Folli, al vertice del consorzio di gestione della fitta rete di canali d’acqua che parte dalla diga del Panperduto di Somma Lombardo fino a raggiungere Milano e mezza Lombardia.

Canali off-limits

I tantissimi ciclisti che da sempre frequentano i canali, un’oasi di pace in mezzo alla natura dove pedalare lontano dal traffico veicolare, dovranno ancora attendere. Restano chiuse anche dopo il 4 maggio le alzaie del Canale Villoresi, Via d’Acqua Nord, Naviglio Grande, Naviglio Bereguardo, Naviglio di Pavia, Naviglio Martesana, Naviglio di Paderno. «Da parte dell’Ente – spiega Folli – si è infatti valutato come al momento non sussistano ancora tutti i presupposti di sicurezza funzionali alla revoca della misura assunta poco dopo la metà dello scorso mese, considerati altresì la natura e le caratteristiche di questi passaggi che, necessari all’accesso del personale e dei mezzi del Consorzio per la gestione dei canali, non consentono sempre il rispetto del divieto di assembramento e, spesso, neppure il mantenimento della distanza di sicurezza tra individui».

canali piste ciclabili

Affluenze fuori controllo

Ormai siamo nel pieno della primavera e le persone, dopo quasi due mesi di permanenza obbligata a casa, sono naturalmente invogliate ad uscire per quel poco che è stato concesso dall’ultimo provvedimento del Governo, anche se, come ribadisce la comunità scientifica, l’emergenza sanitaria non è ancora purtroppo sopita. «Temiamo che le nostre alzaie –  dice il presidente del Consorzio Villoresi – possano diventare luoghi privilegiati per affluenze fuori controllo o addirittura per pericolosi assembramenti, evenienza che vogliamo a tutti costi evitare nell’interesse pubblico. Siamo i primi ad auspicare un ritorno alla frequentazione delle alzaie, a fronte anche di tutti gli interventi migliorativi attuati negli ultimi anni in molti tratti del reticolo di nostra competenza, ma questo dovrà avvenire esclusivamente in sicurezza. Una leggerezza da parte nostra in tal senso, oltre a mettere in pericolo la salute di tutti, non farebbe altro che vanificare i sacrifici fatti sinora, in modo esemplare, da tutti i cittadini».

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