La Polizia di Frontiera di Luino è ancora senza taser: il Siulp Varese si mobilita

LUINO – La Polizia di Frontiera di Luino è pronta all’utilizzo del taser, per il quale gli operatori hanno già ricevuto l’apposita formazione. Ma la strumentazione ancora manca nei cinturoni degli agenti: la segreteria del Siulp di Varese si rivolge quindi al direttore della II Zona Polizia Frontiera con sede a Linate per richiedere l’adozione del taser, come avviene già nel resto d’Italia.

Formazione conclusa

«Preg.mo Dott.Grassi, si è conclusa la formazione all’uso della pistola a impulsi di tutti gli operatori del Settore di Luino con un ciclo formativo che ha raccolto molto apprezzamento da parte del personale che ha potuto conoscere al meglio lo strumento tanto atteso e determinante per la tutela delle parti e la soluzione delle situazioni più accese»: così si apre la comunicazione inviata dal Siulp di Varese a Linate. La missiva prosegue con la richiesta di chiarimenti sulla mancata introduzione dello strumento.

Situazione da sbloccare

«Nonostante il Settore disponga degli strumenti previsti, delle batterie e dei dardi, non si comprende perché la pistola taser non sia ancora nei cinturoni degli operatori delle pattuglie di retrovalico che ogni giorno operano in quel territorio – prosegue la lettera – chiediamo alla S.V. un rapido intervento con un provvedimento che disponga da subito l’adozione del taser in ogni turno di servizio come avviene nel resto del paese oppure che si possano conoscere quali motivazioni ostino a detto provvedimento».