Pro Patria, serata evento a Roma per il documentario sui suoi cento anni

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BUSTO ARSIZIO – Dopo il successo alla diciassettesima edizione del Busto Arsizio Film Festival diretto da Steve Della Casa e Paola Poli, dove è stato proiettato in anteprima assoluta, “28/2/19 Cento anni di passioni” sarà protagonista di una serata evento a Roma. Il documentario di Claudio De Pasqualis, che celebra il centenario della Pro Patria, sarà presentato venerdì 7 giugno alle 20.30 nella Sala Rocca del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in piazza Santa Croce in Gerusalemme.

Un pezzo di storia del calcio nazionale

Insieme al regista parteciperanno all’incontro Alberto Crespi, critico cinematografico e conduttore di “Hollywood Party”, Carlo D’Amicis, scrittore e conduttore del programma radiofonico “Fahrenheit”, e Riccardo Cucchi, giornalista storica voce di “Tutto il calcio minuto per minuto” e volto de “La Domenica Sportiva”.
Alla serata, organizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, saranno presenti anche l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli, in rappresentanza del Comune di Busto Arsizio, e Alessandro Munari, presidente dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni. Non mancherà Steve Della Casa, per l’occasione moderatore.
“28/2/19 Cento anni di passioni”, che nella troupe comprende Matteo Colombo e Leonardo Chierichetti, racconta un pezzo di storia calcistica nazionale: l’Aurora Pro Patria, squadra che il 28 febbraio ha compiuto cento anni di vita, traguardo importante che la consegna all’albo delle formazioni più longeve d’Italia. Il documentario, prodotto dall’Istituto Antonioni con il supporto della BA Film Commission, ne ripercorre i momenti salienti e più emozionanti grazie a preziosi materiali dell’archivio dell’Istituto Luce, delle Teche Rai e dell’archivio del Pro Patria Club, oltre a quelli privati di alcuni appassionati storici della squadra biancoblu.
«Da grande tifoso di calcio mi sento onorato per aver avuto l’opportunità di trattare cinematograficamente la mia vera e unica passione: il calcio, perché anch’io appartengo anima e corpo a quella che l’antropologo Desmond Morris chiama “La tribù del calcio”», ha spiegato De Pasqualis. «Per questo, quando l’Istituto Antonioni mi ha proposto di girare un documentario sui cento anni della Pro Patria, ho accettato con entusiasmo».

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