Pro Patria, sirene di mercato: la Roma di Mou punta sullo special one Javorcic

ROMA – Dallo special one della Pro Patria, Ivan Javorcic, allo special one della Roma, Josè Mourinho, il passo potrebbe essere breve, anzi brevissimo. Se è vero che tutte le strade portano a Roma, l’anticipazione del Corriere dello Sport – da sempre vicinissimo alle vicende capitoline – potrebbe rivelarsi fondata. Nell’anno dell’annunciata rivoluzione giallorossa, con lo sbarco di Mou all’Olimpico, a Trigoria potrebbe anche arrivare il tecnico croato dei tigrotti. La società giallorossa avrebbe infatti pensato proprio allo spalatino per il dopo Alberto De Rossi, storico tecnico della Primavera romanista (nonché padre di Daniele). Ovviamente Javorcic non è l’unico nome al vaglio di Tiago Pinto e Morgan De Sanctis, ma la capacità dimostrata in biancoblù da Ivan di valorizzare giovani già di talento (pensiamo a Latte Lath, Lombardoni e Kolaj) cosi come giovani in cerca ancora di un partito (pensiamo a Ghioldi e Ferri) potrebbe sbaragliare la concorrenza.

Sirene anche da Brescia

Se il fascino della Roma sembra davvero… eterno, attenzione a non sottovalutare nemmeno le sirene bresciane, dove Javorcic ha di fatto iniziato la sua carriera in Italia, da calciatore prima, allenatore poi, sotto l’ala protettiva del compianto Gino Corioni (e del figlio Fabio). Sebbene Massimo Cellino sia un presidente “mangia allenatori”, per Ivan sarebbe difficile rifiutare una chiamata dalla sua Brescia.

E la Pro?

In tutto questo bailamme, in cui ambiziose società di serie C potrebbero bussare alla porta dopo i playoff, la Pro Patria resta ovviamente un porto sicuro, dove poter lavorare con tranquillità ed entrare ancor di più nella storia biancoblù come l’allenatore con più panchine (dopo Bekey), ma l’impressione è che stavolta il diesse Turotti non potrà concedere troppo tempo al tecnico croato: un’eventuale “divorzio” da Javorcic, comprensibile per il percorso di crescita professionale di un predestinato cui tutta Busto vuole bene e augura ogni bene, significherebbe una sorta di rivoluzione, con un mercato da affrontare in base alle nuove esigenze tecnico-tattiche. Discorsi che potrebbero saltare qualora Patrizia Testa venisse affiancata da solidi partner imprenditoriali con cui poter programmare un grande sogno. Ma a Busto, dove già si fanno i salti di gioia per aver una presidentessa bustocca e tigrotta, la politica di Busto non sembra ancora all’altezza di poter supportare simili ambizioni. A meno che nell’anno delle elezioni…

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Pro Patria Roma Javorcic – MALPENSA 24