Pro Patria è toto allenatore. Sala e Le Noci: il patentino non c’è, i risultati sì

Il diesse Sandro Turotti e l'allenatore Massimo Sala (foto Marco Giussani)

BUSTO ARSIZIO – In casa Pro Patria è ufficialmente iniziato il toto allenatore. Complice il mancato accesso al Corso di Coverciano di mister Sala, artefice con Le Noci del meraviglioso colpo di coda salvezza della passata stagione, il diesse Sandro Turotti è stato chiaro: in assenza di regolare patentino, la Pro Patria non ricorrerà a scappatoie, ma affiderà la panchina della prima squadra ad un nuovo tecnico.

Chi comanda, sceglie e decide

Il pensiero della società è chiaro. Il nostro, come già accaduto l’anno scorso con Fietta centrale difensivo, preferiamo dirlo subito, nell’ovvio rispetto dei ruoli: dopo la straordinaria impresa compiuto da Sala e Le Noci, capaci di entrare in perfetta sintonia col gruppo riapportando una cultura del lavoro e del gioco e soprattutto i risultati, riteniamo che rimettere Massimo e Beppe in “seconda linea” come vice allenatori sia un po’ tafazziano, vuoi per certi sottili equilibri da non sottovalutare, vuoi per il rischio di creare un problema laddove il problema di fatto non esiste. Tanto per fare un esempio concreto, l’ipotesi Giuliano Gentilini, allenatore della Primavera biancoblù provvisto di patentino, potrebbe fare al caso. Oppure, per fare un altro esempio a km zero, Michele Ferri.

Gilardino bis: il treno passa una volta?

Espletata la nostra posizione di fondo, non certo contraria a chi arriverà, ma riconoscente per chi c’è già e ha meritato di restarci (i numeri parlano a favore di Sala e Le Noci), ci tocca ora guardare in faccia alla realtà e interpretare gli indizi. Indizi che parrebbero riportare in auge l’ipotesi Alberto Gilardino: biellese come il direttore sportivo Sandro Turotti, ma soprattutto già nel mirino biancoblù nella passata stagione, quando l’intervento dell’allora diesse del Siena Perinetti cambiò le carte in tavola. Ad uno anno di distanza, con il Gila bisognoso più di rilanciarsi che di un contratto oneroso, il matrimonio con la Pro Patria potrebbe fare al caso di entrambi. Sempre che l’azzurro ex Milan e Fiorentina non rappresenti per Turotti un treno ormai passato, Gilardino potrebbe anche essere un nome ben spendibile per la piazza.

Attenzione alle sorprese…

Ma le vie del Signore, così come quelle del mercato, sono infinite. E da un volpone da oscar come Turotti, ben memore di quanto accaduto con il bergamasco Bonazzi e il figliol prodigo Prina, potremmo aspettarci un altro dei suoi miracoli alla Gatti. Al momento insomma non si possono escludere colpi di scena o sorprese, a cominciare da Armando Madonna, non ancora accasatosi all’Atalanta dopo essere rimasto a spasso dalla Primavera dell’Inter, per proseguire con Massimo Brambilla, reduce dall’ottima stagione alla guida della Primavera della Dea tanto da meritarsi le attenzioni della Juventus B. Ma occhi aperti anche in serie D…

Pro Patria Sala Le Noci – MALPENSA 24