Industria, prosegue la ripresa nell’Alto Milanese. Ma pesa il caro-materie prime

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LEGNANO – Nel terzo trimestre del 2021 la produzione industriale dell’Alto Milanese ha registrato un leggero incremento, con differenti intensità a seconda dei settori e tenuto conto delle minori giornate lavorate per la pausa estiva. Rispetto alla rilevazione precedente, il 32% delle aziende ha segnalato aumenti produttivi, il 24% un calo e il 44% nessuna variazione. Sono alcuni risultati dell’indagine congiunturale effettuata dal Centro Studi di Confindustria Alto Milanese su un campione chiuso di imprese associate.

A livello di comparti, si evidenzia un progresso per il meccanico e la filiera della moda, e di contro una contrazione per il chimico-plastico a causa dei forti rincari delle materie prime. Anche se le imprese segnalano una crescita dei prezzi di vendita dei prodotti, il costo dei fattori primari della produzione è rincarato in maniera più marcata.

Diminuisce la domanda interna, non l’export

Il livello delle scorte di prodotti finiti si è mantenuto stabile, mentre il portafoglio ordini si è mosso a due velocità: è diminuita la domanda interna, mentre è proseguito lo sviluppo di quella estera. Il clima di fiducia conferma il seguito della fase espansiva avuta nei primi 6 mesi: gli imprenditori del territorio prevedono un fine anno ancora favorevole, grazie alla domanda e all’attività produttiva che si sono mantenute positive, anche se negli ultimi mesi si sono ridimensionate le aspettative a causa del rallentamento delle attese sui livelli di produzione e sugli ordini, in particolare esteri.

La propensione a investire si è mantenuta tonica in tutti i settori, tant’è che circa il 70% delle imprese intervistate ha in programma spese in conto capitale per il prossimo semestre. Sostanzialmente invariate le previsioni di fatturato a breve termine. Il 54% delle imprese si attende un miglioramento delle vendite, il 44% ricavi inalterati e solo il 2%, contro il precedente 8%, una diminuzione. Immutati i livelli occupazionali.

L’andamento nei singoli settori

MECCANICO. Avanza la produzione industriale, con il grado di utilizzo degli impianti giudicato soddisfacente e il fatturato in lieve progressione. Stabili le scorte, mentre il portafoglio ordini mantiene una certa tenuta dei livelli sia per le commesse interne sia per quelle provenienti dall’estero. Per i 6 mesi a venire è previsto un fatturato costante per il 52% del campione, un incremento per il 48%. Per quanto riguarda gli investimenti, è salita al 67% (la precedente rilevazione era 58%) la quota di imprese che ha programmato acquisti di macchinari e impianti.

TESSILE-ABBIGLIAMENTO E CALZATURIERO. Produzione e fatturato in crescita per motivi di stagionalità, mentre restano uguali i livelli degli ordinativi. Per il prossimo semestre le prospettive di fatturato sono in aumento per il 46% delle aziende e oltre il 62% del campione pensa di investire.

LAVORAZIONE MATERIE PLASTICHE E CHIMICO. Il comparto segna una riduzione dell’attività produttiva rispetto al periodo aprile-giugno, al pari della consistenza del portafoglio ordini. Sono buone le aspettative di fatturato per i prossimi 6 mesi e cresce dal 56% all’81% il numero di imprese che prevede di effettuare investimenti.

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