Provincia, sul revisore Antonelli resta solo. Lega, Polo civico e Pd votano Gaspari

L’asse Lega e Forza Italia “fa traballare” le certezze di Antonelli in Provincia

VARESE – A Villa Recalcati tornano i conti del bilancio. Non quelli sulla nomina del revisore, dove il presidente Emanuele Antonelli tocca con mano quanto sarà insidioso il suo cammino politico da qui alla realizzazione delle grandi ambizioni che (segretamente ma non troppo) nutre e tiene nascoste in fondo cassetto per non irritare i Fratelli di partito.

In due parole: l’uomo che il numero uno di Villa Recalcati avrebbe voluto confermare con revisore viene di fatto silurato nel segreto dell’urna. E i numeri che escono dalla votazione da un lato incoronano Ugo Gaspari e dall’altro sono politicamente impietosi per l’uomo al comando della Provincia. E per Marco Magrini, che nella partita ha giocato a sparigliare, ma ha finito per sbandare e infilarsi nell’angolo in compagnia del solo presidente.

La prova di forza di Antonelli

Quella del revisore dei conti è la tipica partita che la politica “gioca” a fari spenti. Tanto che, racconta chi ha messo in fila il filotto di voti vincente, è iniziata qualche settimana fa, in sordina, e con un Emanuele Antonelli deciso a puntare su Alberto Mazzoleni e sordo alle proposte alternative degli alleati leghisti e forzisti. Posizioni che si sono cristallizzate fino al consiglio di ieri, lunedì 4 luglio, quando il presidente sicuro di avere l’asso nella manica e maramaldeggiare ancora una volta, ha fatto sapere a Lega e Forza Italia che lui sarebbe andato per la sua strada.

Con quali voti? Ecco appunto: quelli del consigliere di Fratelli d’Italia (non avrebbe potuto essere diversamente) Marco Colombo e quelli che gli avrebbe garantito Marco Magrini.

L’uomo delle Valli e i conti senza l’oste

Magrini appunto. Che può contare sul voto di Giuseppina Lanza e, credeva, anche dei consiglieri del Pd. Insomma un gioco d’azzardo che avrebbe sbancato e sbiancato l’asse Lega – Forza Italia (Polo civico). Sulla carta. Perché nella realtà Carroccio, forzisti e civici (di Eupolis, rappresentati da Premazzi) hanno tenuto duro su Gaspari, trovando all’ultima curva della salita anche il sostegno dei consiglieri dem. Risultato: il candidato di Antonelli ha incassato 4 voti. Ugo Gaspari gli altri 12 (mancava Chicco Vettori di Forza Italia altrimenti sarebbero stati 13), ovvero l’esatta somma dei presenti in seduta dei tre gruppi consigliari.

Ora: parlare di larghe intese in Provincia è presto. Ma dire che sotto le scarpe di Antonelli il terreno scricchiola non è un azzardo.