Provincia, nasce il gruppo Eupolis: civici pronti a sostenere “con riserva” Magrini

Da sinistra: Marina Rovelli e Mattia Premazzi

VARESE – Scossa a Villa Recalcati. Anzi, in sala consiglio: nasce il gruppo Eupolis. I due consiglieri civici, ovvero la neo entrata Marina Rovelli e il “veterano” Mattia Premazzi (che sarà capogruppo) hanno deciso di affermare in maniera netta la differenza con i partiti tradizionali. Una scelta che chiarirà anche il rapporto con il presidente. «Vogliamo dare forza al nostro essere civici, consolidare quell’area di amministratori che vanno oltre le dinamiche di partito ed essere liberi di valutare e se è il caso di sostenere le scelte di Magrini», Premazzi dixit.

La maggioranza c’è, ma non si vede

Insomma, detta così suona come un «Lo sosteniamo, ma non lo diciamo». E’ così?, chiediamo a Premazzi. Risposta: «Non siamo la stampella di questa nuova maggioranza – puntualizza Premazzi – Semplicemente però abbiamo deciso di guardare in faccia alla realtà. Ora con la vittoria di Magrini abbiamo due strade: o si dimostra di essere così forti da “ribaltare” il presidente, oppure in maniera responsabile prendiamo atto che il bene comune è governare l’ente. Ecco, con la nascita del nuovo gruppo si va in questa seconda direzione e valuteremo di volta in volta i provvedimenti da votare».

Cosa cambia

Cosa cambia? Poco o nulla, sulla carta. Tutto nella realtà. Ovvero: con i due civici sul filo delle alleanze di partito Marco Magrini può contare su una maggioranza di consiglieri. Che ogni volta andrà verificata, ma che c’è. Non solo, Premazzi da domani, giorno del consiglio provinciale in cui verrà ratificata la nascita del gruppo civico, lascerà la truppa di centrodestra, che invece ha deciso di chiamarsi fuori e rispondere picche alle apertura di Magrini. «Ma la nascita di Eupolis non segna la frattura con il centrodestra, tanto che mi auguro più avanti che anche i partiti comprendano la nostra posizione di forza politica responsabile».

E gli altri?

Chi non vuol sentire ragioni di un allargamento sono Fratelli d’Italia. E anche la Lega, che proprio nei giorni scorsi ha affrontato la questione in un direttivo provinciale. Summit dove qualche voce contraria al “niet” e favorevole all’apertura c’è stata, ma è stata subito soffocata. Chi invece al momento sta lì con atteggiamento guardingo è Forza Italia, dove da un lato l’indicazione ufficiale è allinearsi agli alleati e dall’altro c’è chi (in maniera ufficiosa) mantiene aperto il canale (seppur a basse frequenza) del dialogo.