Provincia, Dario Galli: «Chiarezza. Il danno erariale l’ha fatto il centrosinistra»

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VARESE – «Diciamolo subito: con un bilancio come quello della Provincia recuperare 50 milioni di buco in due anni è impossibile. Questo significa solo una cosa: che l’attacco sul disavanzo è stato puramente politico. E dopo sei anni in cui l’Ente che ho avuto l’onore di guidare è stato un modello a livello nazionale per investimenti, opere fatte ed efficienza, passare per quello che ha lasciato 50 milioni di debiti mi ha fatto girare le balle». Ma Dario Galli, ex presidente della Provincia di Varese, non si ferma qui. «Ora che grazie al lavoro dell’amministrazione Antonelli gran parte di questa vicenda è stata chiarita, resta da capire un’ultima e fondamentale cosa: quanto l’aver portato l’Ente in pre-dissesto abbia gravato sull’azione amministrativa. Al punto che potrebbe anche esserci danno erariale». Parole che lasciano la porta aperta a una possibile azione giudiziaria (anche se l’ex presidente non approfondisce) nei confronti degli amministratori di centrosinistra che hanno governato a Villa Recalcati dopo Galli. Ma andiamo con ordine.

Ci sono voluti 5 anni

E Galli parte subito: «Ci sono voluti cinque lunghi anni per capire quanto ho spiegato in un giorno. Chiunque con un po’ di esperienza di conti pubblici e amministrazione avrebbe capito come stavano le cose. Invece no. Hanno complicato tutto dando vita a un meccanismo infernale, in parte disinnescato dall’amministrazione Antonelli». Ma per l’ex presidente della Provincia non è finita qui: «E’ evidente a tutti che un passivo di 50 milioni di euro non si può ripianare in due anni in un Ente che ha un bilancio di circa 90 milioni di euro l’anno, di cui quasi tutti impegnati. Ciò significa solo una cosa: che quel buco non c’era». E ancora: «Come è evidente che l’aver portato la Provincia in pre-dissesto ha comportato l’adozione di una serie di provvedimenti penalizzanti. Dalle minor assunzioni, alla riduzione delle spese e quindi delle opere da fare per il territorio. E qui sì che potrebbe esserci un danno erariale».

Galli poi ricorda: «Non bisogna dimenticare poi che hanno pagato funzionari validi e preparati. Personalmente non sono mai stato attaccato direttamente, ma è evidente a tutti che sotto accusa è stata messa la mia amministrazione e il periodo in cui sono stato commissario a Villa Recalcati».

E nel ripercorrere a grandi linee i 6 anni e mezzo da presidente e commissario alla guida della Provincia Galli conclude: «Ciò che con la mia amministrazione ho fatto è sotto l’occhio di tutti, non ho avuto autisti o auto blu, l’ente sotto la mia guida ha sempre avuto il rapporto dipendenti abitanti più basso d’Italia, abbiamo investito su tutti i comparti di nostra competenza senza mai accendere un nuovo mutuo, abbiamo recuperato il Monastero di Cairate, reso Santa Caterina del Sasso un vero gioiello, portato a Varese eventi sportivi di caratura mondiale. Eppure mi hanno fatto passare per quello che ha lasciato un buco da 50 milione. Questo davvero mi ha fatto girare le balle. La cosa non finisce qua. Ma le somme, ovvero quanto davvero tutto questo è costato all’Ente e di conseguenza ai cittadini, le tireremo più avanti».

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