I ragazzi di Chernobyl ospiti fino al 17 luglio nelle famiglie di Busto

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BUSTO ARSIZIO – Sono cinquantasei i ragazzi di Chernobyl arrivati l’altro giorno al museo del Tessile.  A fare gli onori di casa, l’assessore ai Servizi sociali Miriam Arabini, il presidente Aubam Antonio Tosi e le 54 famiglie ospitanti, tra cui 15 alla prima esperienza. Commuovente l’incontro con i ragazzi tutti compresi tra i 7 e i 17 anni che saranno ospiti in città fino al 17 luglio (5 ragazzi fino al 5 agosto). E per accoglierli è ricco il programma messo a punto dall’associazione. Già domenica è stata emozionante la partecipazione alla messa comunitaria nella chiesa di San Giulio di Cassano Magnago con il rito della divisione del pane dell’amicizia che prevede l’immersione del pane nel sale e la successiva ripartizione.

Il programma

Il 14 giugno l’appuntamento è al “Castello dei cento tetti” di Cassano Magnago per fare il punto della situazione e per far incontrare i ragazzi. Stesso obiettivo anche per il 20 giugno quando i ragazzi si radunano al Gerbone. Allettante la settimana dal 24 al 30 quando sono ospiti al mare, ad Alassio, nella colonia del Comune di Busto “Sorrisi di bimbi”. Il 5 luglio, tutti al bar Renato di via Lonate per una simpatica “Gelatata”. Il 7 luglio i ragazzi dal 2001 al 2005 vanno in montagna per due giorni, al rifugio Gattascosa in Val Bognanco. Il giorno dopo, altra iniziativa interessante alle “Radici del fiume” a Somma Lombardo dove i ragazzi si cimentano in attività di laboratorio per la realizzazione di tatuaggi e cornici. L’11 luglio, tuffo nella piscina dell’Idea Verde, il 14 gran finale con la cena insieme al gruppo degli Alpini al parco di villa Tosi.

Il coordinatore Antonio Tosi

«Si tratta di un’esperienza davvero importante sia per le famiglie ospitanti sia per i ragazzi. È fondamentale per capire quali sono i valori importanti della vita. Faccio un esempio pratico: arriva un bambino, è ospite a casa tua, lo devi aiutare a crescere, gli devi allargare gli orizzonti, devi fargli capire il senso del rispetto, l’importanza di imparare un’altra lingua, un’altra cultura. Anche noi apprendiamo tanto dalla loro cultura. Oltre alla banalità che fare del bene fa bene, io dico che occorre fare del bene ma nei minimi dettagli. Auspichiamo che altre famiglie aprano le porte e il cuore a quest’esperienza significativa per il 2019».

Ragazzi Chernobyl Busto – MALPENSA 24