REBELOT DELLA VALSERIANA: “Tris al Lecce alla prima col “nuovo” stadio”

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Andrea Beltrami

Prima partita e prima vittoria per la Dea al Gewiss Stadium.

Partita che inizia con l’Atalanta in formato super: dopo pochi minuti Gabriel compie un miracolo su Ilicic; passano una trentina di minuti di continua spinta verso il gol per i ragazzi del Gasp e al 35’, grazie alla complicità dei difensori salentini, Gosens serve un pallone perfetto a Zapata che, entrato in area, la piazza alle spalle del portiere del Lecce. 5 minuti dopo è lo stesso Colombiano a servire Gomez che sguscia tra la difesa pugliese e insacca di mancino. Dopo la pausa, è Gosens a trovare il 3-0 neroazzurro, su assist di Ilicic. Da qui in poi parte la sequela degli errori davanti alla porta di Gabriel e il Lecce, a 5 minuti dalla fine, trova il gol della bandiera con Lucioni.

Inaugurazione perfetta per la nuova casa dell’Atalanta, il Gewiss Stadium, con la sua nuova e imponente “curva”. Nella festa per il ritorno a Bergamo, la Dea centra la quinta vittoria stagionale con un Lecce che ha impensierito i padroni di casa solo in un unica occasione, quella del gol, complice l’errore difensivo da parte di Toloi, inspiegabilmente subentrato a Kjaer in grande spolvero. Quella del danese si è dimostrata, dopo la partita di Roma, una prestazione maiuscola, tra anticipi, chiusure perfette e gol sfiorati. Note di merito a tutta la squadra, ma soprattutto a Gosens, Gomez e Zapata. Per l’esterno tedesco è di casa il vizio del gol, il terzo stagionale, quasi un attaccante. Il Papu per l’ennesima volta risulta immarcabile dietro le punte, e lo dimostra anche, oltre al gol, un azione personale in particolare con tunnel ai danni di un difensore e tiro a giro a centimetri dall’incrocio. E poi c’è il solito Zapata, semplicemente devastante, che trova il sesto centro in 7 partite di Serie A. Ilicic ha illuminato per gran parte della gara, sbagliando però troppi gol davanti alla porta salentina.
Noi tifosi siamo in estasi: terzo posto consolidato in classifica a tre punti dalla capolista Juve e miglior attacco del torneo. Per Gasperini, invece, una felicità a metà vista la sua furia in campo su diverse situazioni, tra cui il gol preso a cinque dalla fine, e i troppi errori in fase di realizzazione e di impostazione: “biosgna migliorare molto”, parole sue. Abbiamo dominato una partita che probabilmente sarebbe stata da vincere 5/6 a 0 considerando le occasioni sprecate. Se si vuole cercare di stupire anche in Europa, bisogna concretizzare di più, vedi la partita di martedì.

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