La rabbia di Paola Reguzzoni: “Quello di Marco Colombo è stato un vile attacco”

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BUSTO ARSIZIO – «L’attacco di Marco Colombo nei miei confronti è stato vile e gratuito. Oltre che fuori luogo. Vorrei ricordare al consigliere regionale, infatti, che la sicurezza è da 25 anni il cavallo di battaglia del partito nel quale milito».  Replica così Paola Reguzzoni al consigliere regionale ed ex commissario cittadino del Carroccio di Busto, il quale l’ha accusata di occuparsi «solo delle questioni quando  le riguardano personalmente.

E’ passata la notte dopo il putiferio scatenato dalle parole di Marco Colombo, presente tra il pubblico ieri sera, martedì 31 luglio, in consiglio comunale. Resta la rabbia e l’amarezza di chi, Paola Reguzzoni, si è sentita attaccata sul piano personale in maniera scomposta e ingiusta.

Le dure parole di Paola Reguzzoni che hanno caratterizzato il suo intervento avevano sì suscitato qualche perplessità in alcuni consiglieri di maggioranza. Tutti però hanno lasciato cadere l’argomento ed evitato di intervenire per non infilarsi in una polemica che chissà dove avrebbe potuto portare. Tutti tranne Colombo, che però consigliere di Busto non è e che, si sa, non ha certo grande feeling con la leghista bustocca. Infatti è partito alla carica.

Reguzzoni definisce l’attacco di Colombo: vile, «perché non ha nemmeno tenuto conto del momento particolare che sto vivendo. Sono venuti a rubare in casa e non è la prima volta che accade»; poco corretto, «perché da 25 anni milito nella Lega, che ha fatto della sicurezza un cavallo di battaglia e che continua farlo come sta dimostrando il ministro dell’Interno Salvini» e sbagliato, «poiché non è la prima volta che parlo e faccio battaglie per la sicurezza di Busto. Ai tempi del nuovo commissariato di polizia io ero assessore ai Lavori pubblici e al ministro Maroni, che era all’Interno, siamo stati io e il sindaco Gigi Farioli a chiedere più uomini per la città».

E infine Reguzzoni spiega che «il mio non era un attacco all’operato della maggioranza. Sulla necessità di avere più uomini lo stesso Rogora mi ha dato ragione. Resto convinta che per rendere sicura una città oltre alle caserme servono gli uomini, che qui mancano. Marco Colombo sostiene che Busto sia sicura? Lo dice lui. Io penso che lo sarà po’ più di adesso nel momento in cui potremo contare almeno su una pattuglia in più».

 

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