Reguzzoni: «Equivocate le mie parole. Io sto con i russi, ma non con Putin»

BUSTO ARSIZIO – «Non ho niente contro i russi e la Russia. Gettare la croce contro un popolo per colpa del suo governante è un errore». Insomma, non era una “scelta” di campo, bensì una frase il cui senso reale lo spiega proprio la leghista Paola Reguzzoni.

Il polverone

«Io sto con i russi». E’ questa la frase pronunciata da Paola Reguzzoni durante una riunione leghista ieri sera (martedì 29 marzo) ai Molini Marzoli. Incontro che ha visto la partecipazione di una sessantina di leghisti e che aveva l’obiettivo di riallacciare i fili con la militanza.

Momenti di ascolto e di confronto, durante il quale i leghisti si sono confrontati su diversi temi politici, più di caratura nazionale che locale. Tanto che le posizioni, anche divergenti, su Reddito di cittadinanza, green pass, elezione di Mattarella hanno dato il polso di una Lega a più anime, ma non hanno deflagrato come la frase della leghista bustocca.

«Che però – spiega la stessa Reguzzoni – va inserita nel contesto dell’intera serata. E soprattutto rispetto a quanto si è detto. Io non sto con Putin. E grazie a Dio i russi e la Russia “non sono Putin”. Ecco quel “io sto con i russi” significa esattamente questo. Ovvero, che è sbagliato gettare la croce addosso a un popolo per colpa del suo governante».