Restaurato il palazzo delle Poste di Varese. «Più sicurezza in zona Stazioni»

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VARESE – Si è concluso l’intervento di restauro della facciata del palazzo di viale Milano che ospita l’ufficio postale di Varese centro. L’iniziativa si è svolta all’interno del progetto “Cento facciate”, nato per favorire il recupero e restauro delle facciate esterne di 100 edifici di proprietà di Poste Italiane in tutta Italia. I lavori, come ha ricordato l’amministrazione comunale (nel video qui sotto le interviste) si inseriscono nelle attività in corso nel comparto delle stazioni, per dare più sicurezza e vivibilità all’area.


La cerimonia

Stamattina, lunedì 20 novembre, si è svolta una cerimonia per celebrare l’evento: hanno partecipato per il Comune il sindaco Davide Galimberti e l’assessore Andrea Civati e per Poste Italiane Luca Rizzo, direttore della filiale di Varese; Federico Sichel, responsabile relazioni istituzionali Nord Ovest e Annamaria Gallo, responsabile filatelia Nord Ovest. «L’intervento di restauro conservativo – ha dichiarato Luca Rizzo – è motivo di grande orgoglio e conferma la scelta dell’azienda di continuare ad essere protagonista della vita della città anche attraverso azioni come questa di conservazione del patrimonio architettonico e artistico. L’Ufficio Postale ospitato in questo palazzo è tra i più grandi della provincia di Varese e serve mediamente oltre 300 clienti al giorno. Da inizio anno abbiamo avuto già 80mila ingressi».

Il comparto stazioni

«Ringrazio Poste Italiane per l’iniziativa che ha coinvolto questo palazzo storico della città – ha commentato il sindaco Davide Galimberti – l’intervento, che ha restituito bellezza a questo stabile, situato in una zona cruciale della città, dà il via ad altri interventi che come amministrazione comunale ci teniamo a sostenere e promuovere e che saranno effettuati nelle prossime settimane». Il primo cittadino ha fatto riferimento alle opere di rinnovamento in corso con il Piano Stazioni. «Essendo questo un palazzo importante dal punto di vista architettonico e come luogo particolarmente frequentato doveva necessariamente essere incluso in questo percorso. Da qui transitano migliaia di cittadini – ha aggiunto – questa immagine di luogo rigenerato dà una percezione di maggior sicurezza».

La storia

Il Palazzo delle Poste di Varese fu edificato tra il 1932 e il 1933. Opera di Angiolo Mazzoni, venne posto all’incrocio di viale Milano con via Como, immediatamente a ridosso della stazione ferroviaria, conformemente alle direttive dell’epoca, che richiedevano uno stretto collegamento fra trasporti e comunicazioni pubbliche. La facciata principale unisce l’antico e il moderno, proponendo elementi “classici” quali le colonne, rivisitati attraverso l’uso del materiale più congeniale all’architetto, il mattone lavorato a mano. Quindi il palazzo riceve un impulso verticale grazie al prolungamento delle quattro colonne con altrettante opere scultoree. Trovano risalto le due statue centrali e i due gruppi laterali in bronzo dell’altezza di tre metri, rappresentanti le allegorie delle comunicazioni eteree, aeree, marittime e terrestri. All’interno le pareti dell’atrio principale sono rifinite per tutta altezza in pietra lucida, all’esterno, le gradinate sono in travertino, mentre le soglie delle porte dell’atrio principale sono in pietra da taglio.

L’annullo

Il restauro ha riguardato tutta la facciata, dalle colonne fino alle statue. Nell’occasione di oggi per celebrare il ritorno del palazzo al suo aspetto originale sono stati realizzati anche uno speciale annullo filatelico e una cartolina con la riproduzione fotografica del palazzo di Poste di Varese, presentati con una cerimonia di bollatura alla fine dell’evento. «La filatelia serve a raccontare un pezzo di storia», ha commentato Annamaria Gallo, mentre Federico Sichel ha osservato che «Interventi come questo hanno la volontà di restituire il bello alle comunità».

L’assessore Andrea Civati e Annamaria Gallo che mostra cartolina e annullo

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