Rete Ticino Olona presenta alle imprese le risorse per ridurre il divario di genere

legnano donne violenza lavoro

LEGNANO – Due seminari gratuiti per illustrare alle imprese del Nord Ovest di Milano finanziamenti e incentivi per la certificazione della parità di genere. Si tratta di una misura del Pnrr mirata a incentivare le imprese ad adottare politiche adeguate per ridurre il divario di genere in tutte le aree critiche per la crescita professionale delle donne. L’iniziativa avrà luogo domani, mercoledì 29 marzo, e lunedì 17 aprile ad opera della Rete antiviolenza Ticino Olona in collaborazione con Afol Metropolitana ed è finanziata da Regione Lombardia nell’ambito degli interventi per il sostegno abitativo e il reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.

Nei seminari rivolti ai datori di lavoro dei quattro ambiti territoriali (Legnanese, Castanese, Magentino e Abbiatense) saranno date informazioni sul progetto Rete Antiviolenza, sui fondi di Regione Lombardia finalizzati all’autonomia abitativa e lavorativa e sulle modalità per aderire alla certificazione di genere per equiparare il trattamento lavorativo tra uomini e donne.

Maffei: «Supporto alle vittime di violenza»

«Il fine ultimo dell’iniziativa – spiega Ilaria Maffei, assessore alla “comunità inclusiva” di Legnano, Comune capofila della Rete antiviolenza – è creare un’intesa con le imprese disponibili ad assumere donne vittime di violenza. Il che significa, attraverso tavoli tecnici e protocolli di intesa, avere risorse disponibili sul mondo del lavoro che siano di supporto al progetto di autonomia lavorativa e abitativa delle donne prese in carico. Con questa iniziativa intendiamo completare il percorso seguito con la Rete Ticino Olona dalle donne che sono state vittima di violenza, ma anche offrire un approfondimento su temi quali il gap salariale e le differenti opportunità di carriera, che continuano a rappresentare una difficoltà con cui tutte le donne devono fare i conti».

Destinatarie del programma di intervento sono le donne vittime di violenza maschile prese in carico dalle reti o che abbiano concluso la presa in carico da non più di 6 mesi. Gli interventi a sostegno dell’inserimento lavorativo e dell’autonomia economica sono rivolti sia alle donne in condizione di disoccupazione attestata dalla dichiarazione di immediata disponibilità per la ricerca di prima o di nuova occupazione, sia a quelle occupate ma desiderose di migliorare la propria condizione lavorativa. Il programma dei webinar tratterà le novità sui finanziamenti per certificarsi e sugli incentivi per le aziende certificate, con riferimento al bando di Regione Lombardia “Verso la certificazione della parità di genere”; la cornice normativa; le linee guida per l’attuazione delle politiche di parità di genere; l’iter per la certificazione.

Più di 200 donne prese in carico nell’Altomilanese

Nel 2022 le prese in carico di donne vittime di violenza sono state 105 da Auser Filorosa (79 nel Centro antiviolenza di Legnano e 26 nello sportello Antenna di Castano Primo) e altrettante da Telefono Donna attivo su Magenta e Abbiategrasso. Fra le prese in carico nell’ambito di Legnano-Castano, le fasce d’età più rappresentate sono quelle tra i 41 e i 60 anni (46 donne) e tra i 31 e i 40 anni (35); il livello di istruzione nei 105 casi vede prevalere le diplomate (43 casi) sulla secondaria di I grado (33); le occupate sono 63 contro 30 disoccupate; prevalgono le nubili (40) sulle coniugate (35). La nazionalità delle vittime di violenza è per la stragrande maggioranza dei casi italiana (72). Gli autori delle violenze sono soprattutto mariti (30) ed ex conviventi (20); 79 sono di nazionalità italiana.

legnano donne violenza lavoro – MALPENSA24