Riapre la scuola di teatro alle Arti. «Felici per la risposta positiva di Gallarate»

Cineforum Teatro delle Arti Gallarate

GALLARATE – Il 26 e 27 gennaio 2021 si riapriranno ufficialmente le porte della Scuola del Teatro delle Arti di Gallarate: anche se, per ora, in modalità online, saranno attivati un laboratorio per bambini, uno per adolescenti e due classi di adulti. «Siamo estremamente felici e grati della risposta positiva che la città e il territorio hanno dato alla nostra riapertura: è un segnale chiaro della voglia che tutti noi abbiamo di metterci in gioco ed esplorare emozioni, parole, vissuti comuni», scrivono i vertici del centro culturale del teatro. «La situazione sanitaria in cui ci troviamo ha messo in luce anche tanti desideri – e nostalgie per ciò che ci manca».

Le manifestazioni di vicinanza

Come già dichiarato in passato, «fare teatro, per noi, ora, significa tirare dei fili fra le persone, raccontare le nostre storie e dare loro una casa comune, quella del Teatro delle Arti». Riaprire una scuola di teatro durante una pandemia è un gesto netto, una dichiarazione di intenti: «Crediamo che il dialogo, il confronto, il contatto – con l’altro e con l’arte – siano strumenti essenziali e necessari per una poetica della resilienza, per non fermarsi, non chiudersi, non farsi vincere dalla paura». E aggiungono: «In questo mese abbiamo ricevuto molte manifestazioni di vicinanza ed entusiasmo da parte di cittadini vicini al Teatro, a Don Alberto, professionisti e tecnici del mestiere: grazie. Piano piano questo progetto potrà ampliarsi e crescere, con l’aiuto di tutti».

L’intervento di Sonia Grandis

Per l’occasione è intervenuta anche Sonia Grandis – attrice di origine gallaratese, regista e docente al Conservatorio Verdi di Milano – che ricorda l’inizio dei corsi al Teatro delle Arti, sotto la guida di Don Alberto e Adriano Vercelli:

Sono approdata ai corsi desiderati fortemente da Don Alberto Dell’Orto al Teatro delle Arti di Gallarate per un felice intuito di mio padre. Reduce da una lunga malattia, ero diventata una bambina chiusa e disorientata. Non conoscevo il teatro, se non per le commedie in diretta che trasmettevano in tv e che mi affascinavano per quelle voci modulate e così diverse dalle intonazioni del lessico quotidiano familiare.
Entrata titubante al corso per ragazzi tenuto da Adriano Vercelli, regista e pedagogo di grande sapienza e cultura, mi si è rivelato un modo di essere, un mondo che finalmente mi faceva sentire a mio agio.
Il corso era impostato ad una formazione rigorosa, basata sul valore della “parola” poetica e teatrale, i testi scelti ricchi di una cultura  tesa alla ricerca introspettiva e all'”etica”. Dizione, esercizi di concentrazione, improvvisazioni, uso dello spazio, relazione con l’altro da sé, prove e “saggi” in palcoscenico!
Tutto forse troppo grade per una bambina ancora alle elementari (vi erano poi ovviamente i corsi per adulti) ma da lì è partita una svolta e il riconoscimento di una “vocazione” e soprattutto il contatto con un mondo potenziale di processi creativi che ancora mi sorreggono.

I ringraziamenti a Federico Gastaldi

Vogliamo ringraziare anche Federico Gastaldi, illustratore che ha realizzato le locandine per la scuola. Diplomato nel 2013 allo IED di Torino, ora collabora principalmente con riviste, quotidiani e agenzie pubblicitarie. Negli anni ha lavorato con Washington Post, The Wall Street Journal, Penguin, Condé Nast, University of California San Diego e molti altri, ricevendo importanti riconoscimenti internazionali.

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