Riparte l’arte a palazzo Cicogna: Giappone in mostra con “Metamorfosi della natura”

BUSTO ARSIZIO – Riparte la stagione delle mostre a Palazzo Cicogna. Taglio del nastro oggi, 17 febbraio, per le “Metamorfosi della Natura” degli artisti Nobushige e Mitsuki Akiyama, giapponesi trapiantati in Italia. Sarà aperta fino al 23 marzo. «Simbolicamente un risveglio – lo definisce la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli – l’ennesimo in questi due anni, e speriamo l’ultimo e definitivo. Affidato al linguaggio dell’arte. Un inizio di qualità per un anno di grande levatura sul fronte artistico».

L’inaugurazione

Viene inaugurata oggi, giovedì 17 febbraio, alle 18.30 negli spazi delle Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna la mostra “Metamorfosi della natura”, degli artisti giapponesi Nobushige  e Mitsuki Akiyama. Promossa dall’amministrazione comunale nell’ambito della rassegna “Uno Spazio per l’arte”, la mostra è a cura di Stefania Severi, direttore artistico della Cooperativa Sociale Apriti Sesamo di Roma, ed è patrocinata dall’Istituto Giapponese di Cultura di Roma e dalla Fondazione POLA. Aperta dal martedì al giovedì dalle 14.30 alle 18, il venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, il sabato dalle 14.30 alle 18.30 e la domenica dalle 15 alle 18.30.

La mostra

Con la mostra degli Akiyama «si apre il calendario 2022 di “Uno Spazio per l’arte”, il programma delle mostre temporanee al piano terra di palazzo Cicogna, selezionate da un comitato presieduto dalla curatrice e storica dell’arte Serena Colombo», come annuncia l’assessore Maffioli. Si tratta del «primo appuntamento di un calendario particolarmente ricco, anche grazie all’intensificarsi di un dialogo con istituzioni milanesi che ci consentono di ospitare mostre che hanno avuto palcoscenici di rilievo».

Padre e figlio

Come quella di Nobushige e Mitsuki Akiyama, padre e figlio, giapponesi trapiantati a Roma (il primo per lavoro, il secondo con una borsa di studio). Nobushige lavora il kozo, la fibra di carta ottenuta dalla lavorazione della corteccia del gelso, ed è ambasciatore della città di Mino, la città giapponese famosa per la carta washi: ha esposto anche al museo Orientale di Roma e 16 anni fa, nel 2006, era stato già protagonista a Busto della collettiva “Il dono del gelso” al Museo del Tessile. Mitsuki, 25 anni, realizza opere con tronchi di gelso e resine in dialogo tra forme e tra pieno e vuoto, in una ricerca dell’armonia con la natura che è tipica della cultura nipponica: ha esposto anche al museo dell’Orto Botanico di Roma.

Tra uomo e natura

Il denominatore comune è il mondo vegetale, nel rapporto tra l’uomo e la natura. «I nostri sono lavori complementari – ammette Mitsuki Akiyama – la carta è la parte esterna del gelso, io utilizzo il legno che è la parte interna». L’assessore Maffioli rimarca anche che «l’elemento aggiuntivo per contestualizzarli a Busto, città che da tempo ha puntato sulla fiber art, è la lavorazione della carta che porta ad avvicinarla ai tessuti, che permeano la cultura della nostra città, una vocazione che viene qui richiamata».

busto arsizio palazzo cicogna akiyama – MALPENSA24