Bianchi “interroga” il ministro Cartabia: «Nuovo carcere di Varese. Si farà?»

matteo bianchi

VARESE – “Il ministro della Giustizia ci dica se intende dare l’ok alla costruzione di un nuovo carcere e se ha intenzione di avviare interlocuzioni con le istituzioni cittadine per affrontare la questione di una casa circondariale di Varese”. Questo in sintesi quanto chiede il deputato leghista Matteo Bianchi con un’interrogazione parlamentare indirizzata al guardasigilli Marta Cartabia, in seguito all’evasione di San Valentino.

Bianchi interroga Cartabia

Al Ministro della Giustizia. — Per sapere – premesso che:

i fatti di cronaca inerenti l’evasione di due detenuti dalla Casa Circondariale di Varese, avvenuta il 14 febbraio scorso, hanno riportato all’attenzione dell’opinione pubblica la situazione di grave criticità in cui il cosiddetto carcere dei Miogni versa da lungo tempo;

invero, l’edificio è stato realizzato nel 1893, la struttura è vetusta e presenta numerose problematiche sotto il profilo della sicurezza;

in particolare, alcune videocamere degli impianti di videosorveglianza esterni non risultano funzionanti, mentre i cancelli posti sui piani hanno serrature inidonee;

inoltre, nel gennaio del 2021 il carcere è stato scenario di una rivolta di detenuti che ha danneggiato quadri elettrici, frigoriferi, la cabina telefonica e il sistema di videosorveglianza;

negli ultimi anni i lavori di manutenzione e ristrutturazione sono stati effettuati quasi sempre con manodopera presa tra i detenuti, spesso per interventi necessari quali la realizzazione di celle o l’inserimento di lavandini, sanitari e persino di docce, delle quali alcune sezioni dell’istituto devono ancora fare a meno, in attesa dell’approvazione di fondi per analoghi progetti da parte di Cassa Ammende;

la Casa Circondariale, idonea a ospitare meno di 60 detenuti, ne conta oggi circa 90, mentre le unità di personale di polizia penitenziaria in servizio presso il carcere risultano 57 a fronte delle 67 previste;

negli anni si sono susseguite proteste e segnalazioni da parte di organizzazioni sindacali di polizia penitenziaria per denunciare le gravi criticità della struttura, con particolare riguardo al tema dei livelli di sicurezza, in certuni casi considerati minimi, se non, addirittura, inesistenti;

inoltre, l’attuale complesso è stato dichiarato dismesso già con DM del 30 gennaio 2001;

la suesposta situazione di criticità, sia sotto il profilo del funzionamento che delle capienze, sollecita una risposta da parte delle istituzioni e della politica, che più volte hanno affrontato la questione del trasferimento del carcere ad altra struttura, senza, tuttavia, pervenire mai ad una soluzione;

se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative per la costruzione di una nuova struttura penitenziaria in cui trasferire la Casa Circondariale;

se, nel caso, intenda avviare interlocuzioni con le istituzioni cittadine di Varese, in ragione dello stretto rapporto di collaborazione e sinergia che intercorre tra il carcere e la città, nel cui territorio dovrà essere necessariamente essere ubicata anche la nuova struttura.