Il “Sarrista” Dupplicato difende il mister: “Serve tempo, ma è primo in campionato e in Champions”

I risultati non mancano, ma a latitare è il gioco. La terra promessa del calcio spettacolo al momento si è intravista solo a piccolissimi sprazzi. Sono tanti a contestare il gioco di Sarri, ma c’è anche chi come Roberto Dupplicato, giornalista Mediaset, non ci sta. Dupplicato “sarrista” da sempre ha individuato delle attenuanti per l’allenatore ex Napoli e Chelsea: ” Da persona intelligente e rivoluzionaria non cambia la storia della Juve, prima vince e poi arriverà anche il suo gioco. Il gioco di Sarri non lo vediamo dalla gara con l’Inter. Lì la Juve domino’ l’avversario e vinse giocando bene con un gol di puro Sarrismo. Alla Juve forse ha fatto male vincere in quel modo, perché forse i giocatori si sono già sentiti arrivati rispetto alla conoscenza del calcio di Sarri. Ma quello è un calcio per il quale serve tempo: è un sistema complicato”. Il giornalista ha individuato uno dei problemi nell’assenza di un meccanismo fondamentale: “Il gioco non si vede perché c’è un caso con Ronaldo che è esploso in queste ore. Al Chelsea lui ha convinto Hazard a fare il centravanti. Mentre qui alla Juve non è riuscito a convincere CR7 a fare il centravanti. Quello è uno spartito per il quale tutti gli interpreti devono fare la loro parte. Il suo gioco lo si vede solo se tutti gli interpreti partecipano attivamente. Forse il problema in questa fase è CR7, non il gioco di Sarri. La grandezza di Ronaldo non si mette in dubbio, sarà certamente decisivo nelle gare che contano. Adesso però parliamo di uno che è primo nel girone ed è primo in campionato con 32 punti su 36. Per vedere quel gioco servono due cose: che tutti remino nella stessa direzione e il tempo”. CR7 sembra in crisi fisica e le ultime rimostranze contro Sarri hanno infiammato il dibattito. “Ronaldo non veniva sostituito due volte di fila dal 2018. Non è successo nulla di grave, è importante però che lui capisca che questa cosa non deve più capitare. Non deve mancare di rispetto a compagni e allenatore. Dalle ricostruzioni dei media portoghesi sembra abbia detto “figlio di…” al tuo allenatore. La Juve non può restare ostaggio di nessuno. Anche Ronaldo deve imparare che il risultato della squadra deve stare davanti a sé stesso”. Ridefinire l’attacco della Juve al momento è un rebus: “Il Pipita sta vivendo una parte della carriera in cui sta diventando un 10 che fa tanti gol. In attacco hai una varietà impressionante. L’attacco che Sarri secondo me ha in testa Ronaldo a sinistra, Higuain centrale e Douglas Costa in un tridente. Tornando a Sarri – ha concluso – vorrei ricordare che è imbattuto in Europa da venti partite”.

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