SUMIRAGO – «Dopo vent’anni di amministratori locali, e lo scempio fatto, un candidato sindaco esterno non può fare di peggio»: si è aperta con una battuta del capolista di Meloni – Noi per Sumirago per le amministrative 2022 la videointervista di Malpensa24 Web Tv a Stefano Romano. Membro del direttivo della provincia di Varese di Fratelli d’Italia, ha spiegato che, pur non abitando nel Comune, non è estraneo al territorio: «Da diversi anni faccio attività politica su Sumirago, realtà complessa per le sue cinque frazioni, cinque realtà differenti con cinque identità proprie». Proprio per questo un sindaco non residente «è certamente una figura di garanzia per il perseguimento dei diritti e degli interessi di tutti e non di una singola frazione o, peggio ancora, di singoli cittadini».
La frattura con la Lega
«Non abbiamo presentato quiz ai gazebo ma siamo andati sul territorio a vedere quali erano le problematiche, proponendo soluzioni», ha sottolineato Romano: tra i temi affrontati, oltre ai progetti nel programma elettorale per sociale e opere pubbliche, c’è stata la frattura in provincia di Varese tra Lega e Fratelli d’Italia, con il risultato di correre con liste separate alle comunali 2022. Il candidato sindaco, pur lasciando ai tavoli provinciali e regionali l’incombenza di decidere per i futuri sviluppi della questione, ha osservato che da parte del Carroccio «è mancata la comunanza di intenti e la volontà di formare una coalizione prettamente di centrodestra»; ma anche «la loro scelta di allearsi con una forza di sinistra non potrà garantirne la giusta stabilità quando si andranno a trattare temi divisivi come sicurezza e famiglia».