Sumirago, le frazioni e il «Mulino Bianco»: a Quinzano candidati sindaco a confronto

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Silvana Giamberini, Stefano Romano e Yvonne Beccegato

SUMIRAGO – «Questa sera, nei progetti di cui si è parlato, ho visto una Sumirago un po’ da Mulino Bianco. Chiedo – si è così rivolto ieri, giovedì 26 maggio, il sindaco uscente Mauro Croci ai candidati alla successione Silvana Giamberini, Yvonne Beccegato e Stefano Romano – che sia riconosciuto alla mia amministrazione di essere riuscita a renderli possibili, uscendo in anticipo dal piano di riequilibrio, che altrimenti sarebbe durato fino al 2025».

L’incontro all’oratorio di Quinzano

«In questi anni ho dovuto amministrare senza poter fare un mutuo o dovendo stare ad aspettare anche sei mesi una delibera di fabbisogno giù a Roma immaginate quanto possa amare Sumirago, grazie per avermi sopportato per deci anni», ha dichiarato Croci al pubblico accorso a Quinzano San Pietro per assistere al confronto dei capolista di Viviamo Sumirago, Cittadini per Sumirago e Meloni – Noi per Sumirago. A moderare l’incontro all’oratorio di don Angelo c’era Tomaso Bassani, vicedirettore di VareseNews che ha posto all’attenzione di Giamberini, Beccegato e Romano diversi temi fondamentali per le elezioni di giugno, concedendo quattro minuti per risposta e due per i due giri di repliche.

I temi affrontati

«Ci sono persone che ancora rischiano, e mettono a disposizione degli altri il loro tempo»: Bassani, lodando la presenza di ben tre aspiranti alla carica di primo cittadino, numero non scontato in un momento di disaffezione per la politica, ha toccato come primo tema la tutela del patrimonio ambientale. Quindi come affrontare il declino demografico, cioè come attirare famiglie a Sumirago o promuoverne la nascita di nuove, e le opere pubbliche; infine il tratto distintivo del Comune, cioè la sua suddivisione in cinque frazioni dalla forte identità. Tra i contributi che i capolista potevano chiedere dai rispettivi gruppi, oltre all’intervento di Croci per Beccegato, ci sono stati quelli di Luca Bidoglio e Paola Piana per Giamberini e di Giuliano Passarino e Ambra Crosta per Romano.

Campanilismo e comunità

«Non è più come quarant’anni fa, quando avevano dovuto sospendere il palio», ha osservato Beccegato. «Ora c’è un campanilismo sano, che merita rispetto. Abbiamo lavorato a stretto contatto con associazioni di tutte le frazioni: per l’aiuto che, insieme alla gente comune, ci hanno dato durante la pandemia, posso dire che Sumirago ha risposto come una vera comunità». «Vorremmo richiamare il fantastico palio organizzando una giornata dello sport con gare» ha spiegato Giamberini ricordando anche l’importanza degli anziani con il progetto di un centro per la terza età utilizzando gli stabili in disuso. Per Romano il campanilismo «è un fattore positivo che fa crescere. Undici chilometri quadrati e 6050 abitanti: l’estensione di Cassano Magnago, ma con un terzo degli abitanti e cinque identità diverse. Proponiamo una consulta delle frazioni, per un dialogo costante sulle esigenze del territorio, e il bilancio partecipato».

I discorsi conclusivi

«Il voto è importante, sarà una scelta di campo – così ha concluso Romano – se farvi guidare da chi vi ha amministrato negli ultimi dieci anni, da chi l’ha fatto nei dieci precedenti o da una squadra di persone con progetti solidi, competenza ed esperienza. E un candidato sindaco sul pezzo». «In questi cinque anni avete potuto vedermi sul campo, e quanto posso dare e fare», queste le parole di Beccegato. «Amministrare un Comune non è uno scherzo, è un impegno. Dopo una pandemia mondiale, e ora la guerra, penso di averlo dimostrato con i fatti: il 12 giugno deciderete voi». «Nei prossimi giorni verrà distribuito il nostro programma», ha ricordato Giamberini. «Se trovate un obiettivo che volete realizzare nel nostro paese sapete chi votare: io, essendo di parte, sceglierò Viviamo Sumirago».

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