PAGELLONE Ronaldo è “Tuonaldo”, Gattuso rinasce, “Sventura” no

Ronaldo Sventura Gattuso

10 RONALDO
Chiamatelo “Tuonaldo” perché il fischione che accompagna il fulmine che carbonizza la polvere all’incrocio dei pali è un portento. Zeus e Marte scendono per un momento dal cielo e ricaricano di elettricità e tritolo la scarpetta del portoghese la cui saetta illumina il plumbeo cielo di Empoli. Meraviglia della natura

9 GATTUSO
Non ha ancora trovato il bel gioco e forse farà fatica a scovarlo, ma intanto Ringhio ha già dimostrato umiltà, intelligenza e apertura mentale cambiando modulo nel giorno in cui si giocava la vita sportiva. Ha allontanato per un giorno il fantasma di Donadoni e definitivamente quello di Conte sempre più vicino a Madrid. Ringhio il combattivo è tornato?

8 SUSO
Le fortune del Milan passano attraverso i piedi e il genio del funambolico spagnolo che serpeggia, inventa e scaglia poderose fiammate dalla mattonella preferita. Quando da destra si accentra col sinistro, per il portiere avversario non resta che pregare. Sinistro al fulmicotone

7 OLSEN
Robin Olsen il vichingo portiere della Roma non ha né il fascino, né il carisma, né la qualità di Alisson, ma tra i pali si sta rivelando davvero un portiere affidabile. Senza le sue prodezze la Roma sarebbe crollata al San Paolo ben prima del 90′. E’ decollato a ripetizione rispedendo al mittente le rasoiate di Insigne e compagni. Caveau di Stoccolma

6 QUAGLIARELLA
Che giocatore “Quaglia gol”, troppo sottovalutato per la qualità complessiva. A San Siro ha dato spettacolo impreziosendo la partita con un gran gol: un arpione al posto del magico sinistro che ha castigato Donnarumma oltre i propri demeriti. Professore universitario

5 DYBALA
Un giocatore come lui dovrebbe innescare fantasia e giocate di classe e non inganni dozzinali. Il genio di Dybala non deve diventare furbizia da giocatore di strada di periferia. Si è fatto tamponare, dicono i difensori dell’argentino. Insomma una furbata. Una roba poco sportiva. Si è procurato un rigore, nella migliore delle ipotesi con una furbata, non da campione

4 CALABRIA
Tutti a dare delle colpe a Donnarumma, ma il più responsabile sui gol subiti dal Milan è Calabria. Si fa beffare da Saponara, non proprio un fulmine di guerra, sul primo gol ed è in ritardo sull’incursione alle spalle di Quagliarella sul secondo. “Quaglia”penetra nel pollaio come la più lesta tra le volpi, ma il terzino rossonero è ingenuo come Forrest Gump quando si chiedeva il motivo per cui qualcuno avrebbe dovuto dargli dei soldi per mostrare la racchetta da ping pong che usava solo per divertirsi

3 KOLAROV
Non è un difensore e si vede quando il Napoli quasi a tempo scaduto pareggia meritatamente la partita. Si fa scappare alle spalle Mertens che è letale come un cobra. Ma ha sofferto per tutta la gara. Callejon per lunghi tratti è sembrato il magico Overmars dell’Ajax che faceva ammattire anche Paolo Maldini. Ma Callejon non è Overmars e purtroppo per la Roma Kolarov in difesa non è neppure un lontano parente della leggenda rossonera

2 CHIEVO
Con Campedelli presidente mai cosi in basso se non nell’anno della retrocessione. Una squadra in confusione totale, guidata da un allenatore confuso anche nelle interviste post partita. Debacle

1VENTURA
Resta fanalino di coda del pagellone e della classifica. Ancora una sconfitta per mister “Sventura” che non conosce altro verbo al di là di perdere. La maledizione svedese prosegue, la macumba di Ikea e fratelli è sempre presente e volteggia sulla testa dell’allenatore che ci ha fatto escludere dal mondiale

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