IV Novembre a Busto: per la prima volta niente messa al Tempio civico. E’ polemica

busto tempio civico

BUSTO ARSIZIO – Niente messa al Tempio civico alle prossime celebrazioni ufficiali del IV Novembre. E’ la prima volta che succede. E la decisione del Comune non ha mancato di sollevare qualche malumore.

Come lo stesso monsignor Severino Pagani ammette, mentre spiega che «la scelta è stata fatta per una questione pratica. Così mi hanno detto quando mi hanno avvisato che non era prevista la celebrazione della messa al Tempio civico. So che qualcuno non è d’accordo su questo. Io però mi sono adeguato, poiché, indipendentemente dal luogo, la messa nel programma delle celebrazioni è comunque prevista». In Santa Croce. E non al Tempio civico, da tutti riconosciuto come il luogo della memoria di tutti i caduti, di tutte le guerre, senza distinzioni di divisa e di fronte. Un luogo dove ogni vittima è un uomo che ha sacrificato la propria vita e il cui nome è inciso per sempre sulle lapidi.

Coinvolti i ragazzi

Sono stati coinvolti anche le scuole e i ragazzi nelle celebrazioni del IV Novembre in città. In occasione della “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” e del centenario della fine della Grande Guerra, sabato 3 e domenica 4 novembre si svolgeranno alcuni momenti di commemorazione organizzati in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini di Busto, la Croce rossa e le altre associazioni d’Arma.

Una ricorrenza, quella del IV Novembre, che ha sempre unito e mai diviso, e che, anche in questa occasione, ha visto le associazioni del territorio rispondere con grande entusiasmo all’appello del sindaco Antonelli, che ritiene «doveroso celebrare non solo e non tanto un momento del calendario, ma le centinaia di concittadini e più in generale le centinaia di migliaia di soldati uccisi, che hanno perso la vita per salvare gli ideali in cui credevano».

Da sottolineare i contenuti del programma, che prevede sia le doverose cerimonie di omaggio ai Caduti, sia alcune iniziative di carattere didattico e culturale rivolte ai giovani.

A questo proposito le scuole superiori del territorio hanno costituito un tavolo di lavoro che coinvolgerà gli studenti nella celebrazione delle date significative del calendario con un progetto articolato e significativo che prevede molte occasioni di conoscenza e riflessione, contro l’oblio e l’indifferenza.

Per quanto riguarda il programma dei prossimi giorni, l’associazione Alpini promuove una veglia in divisa d’epoca al monumento di piazza Trento Trieste che inizierà alle 19 del 3 per terminare a mezzogiorno del 4 novembre. E’ prevista la partecipazione di alcuni giovani, un omaggio ai Ragazzi del’ 99 chiamati al fronte 100 anni fa. Sempre a cura degli Alpini anche la valorizzazione della targa che ricorda i Ragazzi del ’99 nell’omonima via, dove si terrà una breve cerimonia alle ore 18. Anche nelle vie intitolate ai luoghi della guerra (Montegrappa, Montenero, Gorizia) saranno affissi dei pannelli che ricorderanno ai passanti i fatti avvenuti in quegli scenari di guerra. Un’altra iniziativa che lascerà sul territorio segni che inviteranno, soprattutto i più giovani, ad approfondire.

Il programma

Domenica 4 novembre il via alle celebrazioni è fissato alle 9.30 al parco delle Rimembranze  con la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti. Alle 9.45 al cimitero principale sono previste la deposizione di fiori sulla tomba di Ugo Mara e di corone al sacrario ai Caduti e al monumento agli Eroi della libertà. Corone saranno posizionate anche su altri monumenti cittadini della memoria, come quelli presenti al cimitero di Sacconago e nella cripta ai Caduti di Borsano, al monumento alla Resistenza via Fratelli d’Italia, al monumento ai caduti nelle Patrie Battaglie al parco di Via Ugo Foscolo, al sacrario della chiesa santi Apostoli Pietro e Paolo di Via Genova.

Alle 11 al monumento ai Caduti di piazza Trento Trieste sono previste  la deposizione di una corona e la scopertura di un pannello dedicato ai cittadini Caduti nella Grande  Guerra: oltre 300 i nomi delle vittime residenti a Busto, Sacconago e Borsano che saranno messi in evidenza proprio sul monumento della memoria che si trova nel cuore della città.

Alle 17 dal sacrario della chiesa santi Apostoli di via Genova prenderà il via la Fiaccolata del Centenario a cura delle associazioni d’arma. Prima tappa, alle 17.10 sul viale Duca d’Aosta, all’incrocio con via Lissoni, per l’inaugurazione della targa storica dedicata al Duca d’Aosta restaurata dal gruppo Alpini. Alle  ore 17.15 la fiaccolata raggiungerà il Tempio Civico, centro di educazione permanente alla pace, monumento della memoria  più significativo della città: qui l’omaggio a tutti i Caduti con la deposizione di una corona.

Su iniziativa del comitato Amici del Tempio Civico sarà inoltre scoperta una targa che ricorda i militari cecoslovacchi morti a Busto Arsizio subito dopo la fine del conflitto: i loro 24 nomi saranno posti accanto ai nomi dei cittadini bustesi che hanno sacrificato la vita nei conflitti del secolo breve.

La Fiaccolata del Centenario arriverà alle 18 al Portichetto delle Memorie in santa Croce: qui sarà accolta da monsignor Pagani che celebrerà poi nella chiesa di Santa Croce la Santa Messa solenne. L’ammainabandiera concluderà la giornata ma non le celebrazioni.

Inoltre è stata inaugurata sabato 27 ottobre e si concluderà il 4 novembre nella chiesetta di sant’Antonio la mostra “Ricordi della Grande Guerra” a cura delle associazioni d’Arma e delle Infermiere volontarie della Croce Rossa. La mostra raccoglie i cimeli storici, immagini, documenti, medaglie, delle associazioni del territorio relativi al periodo bellico.

La mostra si può visitare tutti i giorni dalle 16 alle 19. Giovedì 1 novembre e sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19.

Il 6 novembre alle ore 21 il teatro Fratello Sole propone lo spettacolo di burattini e marionette da tavolo “Sandrone Soldato-per la più grande Italia” a cura di FéMA Teatro, con Elis Ferracini e Maurizio Mantani. Lo spettacolo andrà in scena anche per gli studenti il 5 e il 6 novembre alle ore 10. Il copione è tratto dal testo scritto dall’ufficiale Angelo Ruozi Incerti, che, partito come ufficiale dell’esercito regio per il fronte, dopo Caporetto fu fatto prigioniero e condotto a Cellelager vicino ad Hannover in Germania. Là, un secolo fa, il copione fu scritto e rappresentato e ancora oggi è critica contro i potenti e appello alla fratellanza.

Sabato 10 novembre l’Associazione Nazionale Alpini e la Croce Rossa propongono un conferenza, o meglio l’incontro con la storia, dal titolo “L’anno della Vittoria: una storia di cento anni fa”, moderatore e relatore lo storico Carlo Magni. Domenica 11 novembre  l’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, con il TSN di Busto Arsizio organizza una gara di tiro a segno al poligono di Olgiate Olona che coinvolgerà i militari della caserma Nato, rappresentanti di nazioni che cento anni fa erano su fronti opposti. Al termine, prima della premiazione, saranno onorati tutti coloro che vestendo l’uniforme in pace e in guerra sono caduti nell’adempimento del dovere per la propria Patria. Venerdì 30 novembre alle 18.00 a Villa Tovaglieri l’UNUCI organizza una conferenza sul regio esercito italiano dopo la fine della guerra. Relatore Roberto Perretti, generale di Corpo d’Armata Comandante dell’NRCD – ITA .

 

 

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