Ronzulli (Forza Italia) a Tradate: «Caro bollette colpa dei 5 Stelle. Terzo Polo un bluff»

TRADATE – Tappa in provincia di Varese per Licia Ronzulli, la coordinatrice regionale di Forza Italia che è capolista al Senato degli azzurri nel collegio plurinominale che comprende Varese, Como, Monza, Lecco e Sondrio. La senatrice, braccio destro del leader Silvio Berlusconi, ha fatto una “puntata” questa mattina a Tradate, ospite al gazebo allestito a villa Truffini. L’hanno accolta il commissario cittadino Rosario Tramontana, il candidato varesino di Forza Italia alla Camera Simone Longhini, il commissario provinciale facente funzione Giuseppe Taldone, i commissari di Varese e Gallarate Domenico Battaglia, Nicola Mucci e la referente di Azzurro donna Rosa Tagliani.

Ronzulli contro tutti

Licia Ronzulli ha invocato un “voto utile” per Forza Italia, attaccando in particolare le liste fuori dalle coalizioni, oltre al Pd, principale competitor del centrodestra. «Le bollette che stanno arrivando agli italiani con rincari stratosferici andrebbero rispedite al mittente: il Movimento 5 Stelle – ha affermato la senatrice azzurra – sono loro e il loro falso ambientalismo, in nome del quale non si è investito in rigassificatori, termovalorizzatori e nel nucleare di ultima generazione, la causa di questa crisi che la guerra in Ucraina ha certamente aggravato, ma che era già in essere. L’emergenza energetica, infatti, affonda le sue radici in anni e anni di politiche dei no, sostenute anche dal Pd, che hanno reso l’Italia sempre più dipendente dal gas russo, invece di diversificare gli approvvigionamenti e di avviare un percorso verso l’autosufficienza. Un altro capolavoro della sinistra e dei grillini il cui prezzo ricade sulle spalle di famiglie e imprese». Nel mirino anche il terzo polo di Calenda e Renzi: «È un bluff e i cittadini non si faranno ingannare da chi nasconde dietro una finta collocazione centrista la propria vera natura: che è di sinistra senza se e senza ma. Il centro è rappresentato esclusivamente da Forza Italia da oltre 25 anni. Calenda e Renzi tentano maldestramente di imitare o scopiazzare quello che Silvio Berlusconi ha già costruito nel 1994 e che ancora oggi rappresenta la casa in cui i moderati si riconoscono. E noi abbiamo un programma comune e condiviso, loro si appoggiano all’agenda Draghi senza avere Draghi in campo, ed è come non avere un programma».

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