BUSTO ARSIZIO – Le ferie non fermano i grandi cantieri di Busto. A settembre alcuni angoli strategici della città cambieranno letteralmente volto. Piazza Vittorio Emanuele, via per Lonate, viale Duca d’Aosta. Ma anche il parcheggio a servizio della stazione dello Stato di via Rovereto. Qui i lavori sono iniziati il giorno dopo l’apertura del parking di viale Venezia. Il cronoprogramma di riqualificazione parla di un mese, dopo di che, contando anche il nuovo parking di viale Venezia, parcheggi a disposizione dei pendolari saranno due.
L’osservato speciale
Il cantiere di viale Duca d’Aosta è certamente quello più osservato. Lì la rotonda più controversa di Busto Arsizio è ormai una realtà. Certo i lavori ancora da eseguire sono molti. Ma si procede in maniera piuttosto spedita. La circonferenza attorno alla quale ruoterà tutto il traffico, anche se ancora da ultimare, sta svolgendo il proprio dovere. I camminamenti per i pedoni tra via e controviali sono quasi ultimati. Insomma da giorni ci si può fare un’idea di come viaggerà il traffico in quel punto. Resta però l’interrogativo più importante: funzionerà davvero bene la scelta viabilistica adottata? La risposta la si potrà avere solo con la ripresa delle scuole. E sarà quello il vero banco di prova, quando auto e traffico lungo il viale aumenteranno. La sensazione è che una rotonda non basta. In ogni caso solo quando la viabilità tornerà a pieno regime si potrà fare un primo bilancio.
Il più atteso
Ce ne sono voluti di anni. E per lungo tempo lavori e tempo si sono come fermati. Ora però piazza Vittorio Emanuele II vede ormai il traguardo. In pochi mesi la piazza che è rimasta sigillata a lungo ha preso forma. Pavimentazione completata. Mancano ancora alcune opere per dire che l’opera è compiuta. Ma in questo caso è questione di giorni. Nelle ultime settimane, più che i lavori, ha tenuto banco l’inaugurazione. A far discutere e dividere è stata l’annunciata presenza del principe Emanuele Filiberto. Ma il caso è stato risolto piuttosto in fretta. Il reale di casa Savoia ci sarà e Busto potrà finalmente recuperare un pezzo importante di centro città.
Il più lungo
Non come tempi di realizzazione, poiché il cronoporgramma è rispettato, bensì come estensione in lunghezza. Il cantiere che ha ridisegnato via Lonate è a buon punto. Nei giorni attorno Ferragosto lungo la via d’ingresso e d’uscita della città c’è stata poca movimentazione di mezzi. Ma dopo una verifica fatta di persona, il sindaco Emanuele Antonelli ha ricevuto tutte le rassicurazioni del caso sul rispetto delle tempistiche. Certo si viaggia ancora una corsia per un bel tratto di via per Lonate, i commercianti che aprono bottega su quel negozio continuano a patire del passaggio dimezzato, ma la fine dei lavori non è più così lontana. C’era poi un dettaglio che ha preoccupato sindaco e automobilisti: il nuovo asfalto appena posato, al passaggio delle vetture, appariva già tutto sconnesso. «Niente paura – ha rassicurato Antonelli – si tratta solo del primo strato. Appena ultimati i lavori verrà steso il manto definitivo».
Il più lento
Non si può ancora parlare di vero e proprio cantiere poiché sul suo futuro c’è un’idea, ma non è ancora precisa. Stiamo parlando dell’ex calzaturificio Borri. Per il momento si sta procedendo alla pulizia e il passo successivo dovrebbe essere la rimozione dell’amianto. Inoltre legato al recupero dell’area c’è anche la ricostruzione della portineria crollata qualche mese e che, sempre secondo le rassicurazioni del sindaco, dovrebbe venire ricostruita esattamente com’era.