Alla scoperta dei tesori del Sacro Monte di Varese, tre webinar di Archeologistics

VARESE – Archeologistics dedica un ciclo di webinar, suddiviso in tre appuntamenti, all’artista e collezionista Lodovico Pogliaghi e al patrimonio custodito nei musei del Sacro Monte di Varese. Si inizia con la Casa Museo Pogliaghi, splendido esempio di collezione internazionale, per proseguire con il Museo Baroffio e la sua raccolta d’arte contemporanea e concludere con la Cripta del Santuario e i suoi misteriosi graffiti. La Casa Museo è il luogo d’elezione dell’artista; il Museo Baroffio è realizzato su disegno di Pogliaghi e ne rispecchia certamente la natura eclettica, mentre alla Cripta del Santuario l’artista è intervenuto con un importante intervento di consolidamento.

Una villa unica nel suo genere

Il primo appuntamento, gratuito, che aprirà le porte di Casa Pogliaghi, si tiene oggi, sabato 30 gennaio, alle 18. Marina Albeni, referente della Casa Museo, accompagnerà i partecipanti nelle stanze della villa e mostrerà loro la collezione che Pogliaghi ha raccolto nel corso della sua lunga vita. Appassionato esteta, l’artista ha creato al Sacro Monte una villa unica nel suo genere. Posta lungo il tratto finale del viale delle Cappelle, è uno straordinario esempio di collezione otto-novecentesca che stupisce per la varietà delle opere esposte: dai sarcofagi egizi a reperti greco-romani, da opere d’arte sacra ad oggetti proveniente dall’Oriente. Il webinar non solo farà conoscere la collezione di Pogliaghi ma anche le opere dell’artista, tra le quali spicca il modello in gesso a grandezza naturale della porta centrale del Duomo di Milano. Le prenotazioni possono essere effettuate scrivendo a info@sacromontedivarese.it.

Le opere di Matisse, Guttuso, Longaretti e Bodini

Il programma prosegue domenica 31 gennaio alle 18, con “Un papa per gli artisti: Paolo VI e i contemporanei al Sacro Monte”. Il Museo Baroffio, primo museo varesino inaugurato nel 1936 e realizzato su progetto di Lodovico Pogliaghi, ospita una collezione di opere d’arte voluta da monsignor Pasquale Macchi, segretario di papa Paolo VI e arciprete del Sacro Monte negli anni Ottanta e Novanta.
Le opere di Matisse, Guttuso, Longaretti, Bodini dimostrano la grande apertura del pontefice all’arte contemporanea: il suggestivo percorso storico sarà affrontato in compagnia di un ospite d’eccezione, l’architetto Carlo Capponi, direttore dell’ufficio Beni Culturali della diocesi di Milano. Il costo è di 5 euro a connessione, è possibile effettuare le prenotazioni sul sito www.archeologistics.it.

I graffiti dei pellegrini

La serie di webinar si conclude domenica 7 febbraio alle 18 con “Graffiti: le parole dei pellegrini in Cripta”. La cripta del Sacro Monte, riaperta al pubblico dal 2015 dopo un importante intervento ingegneristico e architettonico, mostra restaurati gli affreschi di devozione realizzati dalla seconda metà del Trecento ai primi anni del Quattrocento. La lunga chiusura al pubblico di questo spazio è dovuta alla precaria situazione strutturale, alla quale anche Pogliaghi mise mano con due interventi di consolidamento nei primi decenni del Novecento. Sono presenti nella culla del Santuario i volti dei Santi Martiri, le storie mariane come la Natività e le scene legate alla Trinità. Decisamente curiose sono le tracce graffite lasciate dai pellegrini a testimonianza del loro passaggio: oltre ottanta segni ricordano i pellegrinaggi secolari che conducevano al Santuario, oggetto di un attento studio che ha permesso di decifrarle e restituire un interessante punto storico. Ne parlerà Elena Castiglioni, che ha coordinato il progetto di ricerca dedicato ai graffiti della Cripta. Il costo è di 5 euro a connessione, è possibile effettuare le prenotazioni sul sito www.archeologistics.it.

Varese, torna a splendere il calco in gesso della porta del Duomo

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