VARESE – Un duplice intervento di restauro, che a Varese ha interessato il calco in gesso realizzato da Lodovico Pogliaghi della porta del Duomo di Milano e l’indagine archeologica nella cripta del santuario del Sacro Monte iniziata nel 2013 e conclusa nel 2019: il completamento dell’operazione, che ha avuto per capofila la parrocchia di Santa Maria del Monte ed è stata finanziata da Regione Lombardia, è stato annunciato oggi, mercoledì 14 ottobre, alla Casa Museo dello scultore.
Uno delle regioni con più siti Unesco
Come hanno sottolineato prima in collegamento Skype l’assessore regionale alla Cultura Stefano Bruno Galli e poi Francesca Furst, segretario regionale per i Beni e le attività culturali, il progetto assume una particolare importanza in uno dei territori italiani, quale è quello della Lombardia, che vanta tra le maggiori quantità di siti Unesco.
«In un momento come questo sembra anacronistico parlare di cultura, ma recuperare parti della nostra storia è importante non solo per guardare al futuro ma anche per lo sviluppo economico», ha osservato Davide Galimberti, sindaco di Varese. «Il Sacro Monte registra un aumento costante di persone. È necessario e opportuno investire in progetti di recupero e rigenerazione del patrimonio artistico della nostra umanità».
Un segno di condivisione
«Non posso che essere soddisfatto» ha dichiarato Sergio Ghisoni, arciprete della parrocchia del Sacro Monte. «Il finanziamento ricevuto da Regione Lombardia ci ha offerto una via privilegiata per dare ricchezza e spessore all’animo umano».
Come ha aggiunto monsignor Alberto Rocca, direttore della Pinacoteca Ambrosiana, «noi non riceviamo fondi statali: è stato quindi un bel segno di condivisione, che ci ha permesso di ripristinare un’opera monumentale».
«Si tratta di un intervento di grande valore, che ha riportato alla vita uno spazio antico, e dimenticato, nel cuore del Sacro Monte», ha commentato Giuseppe Stolfi, soprintendente di Archeologia, Belle Arti, e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. «E il restauro del modello della porta del Duomo, opera imponente e quasi emblematica, è un degno coronamento della riabilitazione del sito del Museo Pogliaghi».
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