Sale, fuoco e …. pasta frolla

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Luigi Patrini

di Luigi Patrini

C’è nell’aria un crescente anticlericalismo (e questo di per sé potrebbe forse avere anche qualche aspetto positivo), che mi sembra accompagnarsi a una sorta di rigetto nei confronti della religione e  – non a caso – soprattutto nei confronti del cristianesimo, e questo non è un bel segno.

Dico “non a caso” perché quella cristiana è la religione “meno sconosciuta” dalle nostre parti: per  questo, siccome l’ignoranza in materia di religioni è piuttosto diffusa, le religioni esoteriche orientali – che sono poco note e godono di un consenso un po’ “snob” – sono tollerate ed anche  l’Islam, a parte l’avversione per gli eccessi dell’integralismo, appare accettabile in ambienti trendy che fanno opinione: la capacità di rispettare il digiuno durante il Ramadan suscita naturalmente ammirazione in un contesto che ha ormai smarrito l’efficacia educativa della fatica e del sacrificio  personale!

Dove vedo questi striscianti anticlericalismo e rifiuto/insopportazione della religione cristiana? Mi pare di percepirli non solo nell’eclatante dilagare di un malcostume sempre più ostentato, volgare e distruttore di quei valori che nelle religioni hanno un solido fondamento (il “timor  Domini” è sempre stato promotore di comportamenti “sapienti” ed utili alla convivenza pacifica tra  gli uomini!), ma lo avverto soprattutto nel modo con cui, con sorprendente “leggerezza” e superficialità, nella cronaca i media insinuano giudizi che mirano a screditare la religiosità: “La  Chiesa paghi”, commenta certa stampa, dimenticando che la questione riguarda tutto il mondo “non  commerciale” del no-profit e che è, perciò, improprio e fuorviante dire che l’Italia è stata chiamata a “recuperare l’ICI non versata dalla  Chiesa”; grande enfasi si è data al fatto che tale Francesco Amato, che qualche giorno fa ha sequestrato cinque persone in un Ufficio Postale vicino a Reggio Emilia, ha desistito dai suoi folli propositi persuaso da un mediatore che ha fatto appello alla sua forte sensibilità religiosa: non si è colta la positività di questo fatto, ma si è sottolineato con insistenza che il folle gesto fosse stato compiuto da uno dotato di forte sensibilità religiosa (la religione rende folli? questo il sospetto insinuato!); si trovano resti umani nel pavimento della Nunziatura della  Santa Sede in Italia e se ne parla come un “fatto” di cronaca, ma con una certa ipocrita pruderie, lasciando presagire il coinvolgimento di Alte Autorità del Vaticano: un nuovo “caso Marcinkus”?  Forse molti se lo augurano!

Si potrebbero citare molti altri esempi analoghi a conferma di una diffusa sensazione che si voglia screditare la Chiesa, i cui uomini non sono certo esemplari e perfetti, avendo anch’essi, come tutti, il peccato originale. Purtroppo non è una novità: già San Paolo ha ammonito che “Per colpa vostra il nome di Dio è bestemmiato fra i gentili” (Rm 2,24).

Sarebbe utile che quanti hanno deciso e ri-decidono di essere cristiani (il “credo” lo recitano ogni domenica!) facessero qualche riflessione e si aiutassero ad essere davvero luce e sale per l’ambiente in cui sono stati messi dalla Provvidenza.

“Voi siete il sale della terra” ci dice Gesù nel Vangelo. Il sale dà gusto a tutti i cibi: si usa per cuocere la pasta, il riso, la carne, il pesce, le verdure; anche nei dolci si deve mettere un pizzico di sale: per montare l’albume “a neve” è addirittura indispensabile, ma nei dolci in genere – come ben sanno i pasticceri – una puntina di sale accresce gusto e sapidità. Anche nella panna montata e nella pasta frolla!  Dunque, se siamo sale dovremmo aver chiaro almeno questi due concetti: anzitutto che il sale non sarà mai “maggioritario” e, in secondo luogo, che tutti ne hanno bisogno e che tutti, perciò, lo cercano.

Non saranno mai maggioranza i cristiani, perché il Vangelo propone un cammino gioioso, ma che presenta anche qualche fatica e la fatica vera – si sa – è sempre … personale e concretamente ci ferisce. Gesù ha previsto che se hanno perseguitato Lui avrebbero perseguitato anche quanti si pongono alla Sua sequela. Ce lo ha ricordato con chiarezza Giovanni Paolo II quando, scrivendo nel2001 la prima Lettera apostolica del terzo millennio, la Novo millennio ineunte, ha osservato come  le persecuzioni contro i cristiani siano oggi sempre più numerose, anche se “Eravamo forse troppo abituati a pensare ai martiri in termini un po’ lontani, quasi si trattasse di una categoria del passato, legata soprattutto ai primi secoli dell’era cristiana” (n.41). I martiri cristiani ci sono ancora oggi, più numerosi che nell’antichità, come ha ricordato spesso anche Papa Francesco, anche se non hanno la notorietà di Asia Bibi e i media ne parlano poco perché farlo sarebbe “politicamente scorretto”.

Nessuno farà mai la minestra usando un chilo di sale e un bicchierino d’acqua; nessuno cucinerà mezzo chilo di pasta con un paio di litri d’acqua in cui abbia messo prima tre chili di sale. Il sale sarà sempre usato con parsimonia e in piccole quantità. I cristiani, se sono autentici, saranno sempre una minoranza, una piccola minoranza. Dovranno rendersi attraenti, dovranno far apprezzare la loro capacità di dare gusto e sapore a tutto ciò che fanno, dovranno cioè farsi cercare e rendere gustosa la vita della comunità umana, dovunque si trovino. Il problema vero è che restino sale!

Sale e … fuoco! Come ricordava Santa Caterina, la nostra Patrona nazionale: “Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!”. Perché il cristiano dovrebbe essere proprio questo: sale e fuoco! Francesco ce lo ricorda continuamente. Bisognerebbe che noi stessi, che ci onoriamo di essere cristiani, ci aiutassimo reciprocamente ad esserlo!

Senza accontentarci di essere una modesta …pasta frolla! Senza dimenticare, comunque, che un po’ di sale non dovrebbe mancare neppure lì!

 

Chiesa cristiani patrini – MALPENSA24