Calo dipendenti a Samarate, le minoranze: «Comune al collasso a causa della Lega»

samarate blocco assunzioni dipendenti comunali

SAMARATE – «Il Comune è al collasso nella sua capacità operativa e propositiva. E i nomi dei responsabili sono ben precisi. La situazione potrà solo peggiorare». Le minoranze di Samarate Città Viva, Progetto Democratico e Movimento Cinque Stelle uniscono le forze e puntano il dito contro «la buona amministrazione leghista», oggi guidata dal sindaco Enrico Puricelli. Al centro, alcuni dei temi più sensibili, che ultimamente stanno sollevando non poche polemiche. Dal «grave stato in cui versano i servizi dell’ente», alla «mancanza di pianificazione strategica e politica nella gestione del personale». Ma anche valutando «i possibili rischi per il futuro del Comune come istituzione locale».

Un inedito storico

Tutti temi affrontati in quello che definiscono «un atto decisamente inconsueto, un inedito nella storia politica samaratese». La rappresentanza sindacale unitaria di Samarate ha invitato tutti i gruppi di minoranza presenti in consiglio comunale a un incontro e affrontare questi temi, in maniera «franca e schietta». In cui non sono mancate «le visioni differenti». Ma che hanno vistole opposizioni «concordi nel recepire la richiesta da parte della Rsu di alzare il velo di torpore che pare essere calato sulla situazione del Comune e dei suoi dipendenti». E aggiungono: «I sindacati hanno lamentato una refrattarietà della maggioranza al dialogo, che a loro avviso è quasi peggiore del disaccordo».

Cala il numero dei dipendenti

Negli anni, in città, «è cresciuto il numero degli abitanti, ma quello dei dipendenti comunali è costantemente sceso». Lo dicono i numeri: «Da 106 dipendenti del 2010 si passa a 98 nel 2012, 82 del 2019, 80 nel 2020, 70 nel 2021, e nel 2022 se ne stimano 62 o meno». E rincarano la dose con alcuni esempi. Come «passare da 15 vigili urbani di un tempo a 8 attuali, oppure da 18 operai a 5, tutte carenze organiche terribilmente tangibili. Questo implica non solo mancate assunzioni e mancato turn-over in seguito ai pensionamenti, ma si traduce in una carenza di sicurezza interna e in attività che diventano impossibili da svolgere in modo consono, nonché in un impatto drammatico nelle scelte di gestione dei servizi».

Colpa della Lega

Da qui le accuse alle amministrazione leghiste, che «negli anni hanno eliminato, ad esempio, il trasporto scolastico, il servizio cimiteriale e l’assistenza domiciliare anziani». Non solo: «Hanno esternalizzato il centro diurno disabili, il centro diurno minori, l’archivio comunale, la gestione dei campi sportivi e l’ufficio paghe». Fino a oggi, momento in cui «si parla di esternalizzare anche di parte dell’asilo nido, con i problemi che è facile prevedere nella coesistenza di pubblico e privato e nella loro interazione». Ma le minoranze non si fermano qui: «il Comune è oggi senza personale per la pulizia di strade, marciapiedi e cestini, oltre che di idraulici in grado di gestire le centrali termiche. Ma anche muratori ed elettricisti per tutte le esigenze di manutenzione degli edifici pubblici». E affondano: «Tutti questi servizi vengono oggi appaltati esternamente, e questo vuol dire abdicare ad una parte del proprio ruolo come gestori della cosa pubblica, nonché ad un profluvio di spese disorganiche e a tempi di intervento non adeguati alle necessità».

«Perché?»

Ora la domanda è: perché sta accadendo tutto ciò? «La giunta comunale leghista racconta da anni che sono le regole imposte dallo Stato: troppo comodo». Anche in altri Comuni è successo, proseguono, ma «senza auto-distruggere la propria capacità di iniziativa e di operatività». A Samarate, a partire dalla prima sindacatura Tarantino, sono state fatte delle «scelte politico-amministrative ben precise, che hanno determinato la situazione attuale». Quali? «L’annullamento di un Pgt già adottato nel 2010 e il suo rifacimento: oltre allo spreco di notevoli risorse ha bloccato per almeno cinque anni le strategie di gestione del territorio. E la possibilità di un certo livello di entrate». E ancora: «La distruzione dell’Azienda Servizi Comunali, con la contemporanea folle vendita delle farmacie comunali, ha eliminato un braccio tecnico-operativo determinante. E ha tolto al Comune almeno 200mila euro all’anno di utili».

La situazione attuale

Da queste scelte nasce la situazione attuale, concludono, «per cui non è possibile non solo assumere nuovo personale, ma anche sostituire il personale che arriva alla pensione: i parametri finanziari del Comune non sono in grado di garantire la sostenibilità di un aumento di organico». Uno stato delle cose che non lascia bene sperare le minoranze: «La situazione potrà solo peggiorare, perché le amministrazioni leghiste samaratesi hanno perso per strada la capacità di programmare scelte sul medio-lungo periodo che possano riportate l’ente comunale a fare ciò per cui esiste: essere al servizio dei cittadini, riconoscendo e dando risposte ai loro veri bisogni». E chiudono: «Come minoranze possiamo solo chiedere che venga fatta una seria revisione della spesa corrente, in modo da individuare tutti i possibili spazi per non compromettere definitivamente la vita dell’ente e dei pochi servizi ancora esistenti».

Blocco assunzioni Samarate, al nido arriva un’educatrice esterna per una classe

samarate dipendenti servizi minoranze lega – MALPENSA24