Samarate e Ferno commemorano la tragedia delle Foibe attraverso il teatro

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SAMARATE – Samarate e Ferno celebrano il Giorno del Ricordo, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Entrambi i Comuni hanno scelto di celebrare il dramma storico attraverso il teatro (e non solo nel caso samaratese). Attraverso le parole che si fanno racconto vivo di una delle pagine più buie della storia europea.

A Samarate reading musicale

A Samarate l’appuntamento è per lunedì 10 febbraio alle 20.45 in Villa Montevecchio dove andrà in scena lo spettacolo “I testimoni muti” di Natalya Chesnova (nella foto). Un reading musicale che vede in scena testimonianze vere dell’accaduto. Sono centrali il senso di smarrimento e di inadeguatezza di fronte ad avvenimenti storici più grandi delle persone singole, che sempre vengono soverchiate senza possibilità di redenzione. Nucleo importante della narrazione è lo scambio epistolare di due scrittrici, Anna Maria Mori e Nelida Milani, una profuga in Italia, l’altra rimasta in quella che ormai è la ex Jugoslavia, che avendo vissuto quei momenti durante la loro fanciullezza rievocano vicendevolmente le loro esperienze filtrandole attraverso la sensibilità di loro medesime ancora bambine. L’appuntamento è stato fortemente dall’assessorato alla Cultura presieduto da Maura Orlando.

Ferno coinvolge le scuole

A Ferno, invece, nella mattinata di martedì 11 febbraio, l’associazione La Manifattura di Monza porterà nella Sala Consiliare di via Roma 51 “Il Cerchio – nessuno è innocente”, un atto unico proposto dall’assessorato alla Cultura ai ragazzi delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado “Benedetto Croce” e a tutti coloro che fossero interessati ad intervenire. “Il Cerchio – nessuno è innocente” racconta la storia di quattro personaggi, due italiani e due slavi che interagiscono tra loro: un valoroso partigiano, che subirà un umiliante congedo, un orgoglioso studente inebriato dal profumo di potere, un professore, che andrà incontro ad una tragica fine, una ragazza determinata, che cavalcherà le ombre del destino. A fare da sfondo a tutta la rappresentazione saranno le musiche suonate dal vivo dai giovani artisti della compagnia narrante.  «La rappresentazione di lunedì – spiega l’assessore alla Cultura Sarah Foti – si propone di fornire ai ragazzi e a tutti i presenti alcuni punti di riflessione su una pagina di storia a volte sconosciuta ed altre volte trascurata, ma che non può e non deve essere dimenticata, per tenere vivo il ricordo di quegli esuli istriani, fiumani e dalmati che in quella tragedia vennero completamente sradicati perdendo tutto ciò che erano, che sentivano e che avevano».

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