SAMARATE – Il Coronavirus ha colpito duro in città, ma alla vigilia di Pasqua arriva una notizia che dà speranza. Angelo, il “paziente uno” di Samarate, positivo al Covid-19 e ricoverato in ospedale, è stato finalmente dimesso ed è potuto tornare a casa per festeggiare la Pasqua e proseguire la convalescenza in compagnia di sua moglie e del loro bambino. «Una bella notizia» che il sindaco Enrico Puricelli ha voluto condividere con i suoi concittadini. Con questo messaggio, porto i suoi saluti all’intera cittadinanza – le parole di Puricelli – una notizia di speranza per tutte le famiglie che stanno soffrendo contro questo terribile virus. Un raggio di sole per la nostra Comunità, che si appresta a vivere una Pasqua diversa».
Anche il “paziente due” a casa
Le dimissioni e il ritorno a casa del “paziente uno” di Samarate arrivano giusto un giorno dopo di un’altra analoga notizia positiva che il sindaco Puricelli aveva dato non più tardi di ieri, 10 aprile. Era stato Daniele, il “paziente due” samaratese, positivo al Covid-19 e ricoverato (come comunicato al primo cittadino il 19 marzo scorso), a telefonare al sindaco per annunciare che era «tornato a casa, a proseguire la convalescenza con la sua famiglia», oltre a fargli sapere che sta bene. Una doppia iniezione di fiducia, che arriva in una comunità, quella di Samarate, che ha già dovuto sopportare molti lutti per il Coronavirus. «Non dobbiamo mollare, non possiamo – lo ripete ormai incessantemente Enrico Puricelli – dobbiamo proseguire questa guerra al Coronavirus, compatti e decisi. Non possiamo vanificare gli sforzi fatti fino ad ora. Insieme alla mascherina, usiamo il cervello».
Ben sette vittime
Il bilancio ad oggi, 11 aprile, a Samarate è di 18 casi di positività in tutto, l’ultimo comunicato da ATS e Prefettura proprio questa sera, a cui si aggiungono sei persone in osservazione al loro domicilio, un numero che oggi si è ridotto di due unità (ieri erano otto). Dei contagiati, ben sette samaratesi sono deceduti, un tributo di sofferenza molto alto, e del tutto anomalo rispetto alla media provinciale che è di poco più di un decesso ogni dieci casi positivi (il 10,7%).