SAMARATE – «Se la Lega fa un passo indietro, io mi candido a sindaco». Parola di Vito Monti. L’ex assessore a Samarate – e volto noto del panorama sportivo del territorio – annuncia la sua disponibilità per un ritorno alla politica attiva. L’idea, solo una bozza per il momento, è di proporsi come civico e di riunire intorno al proprio nome il centrodestra («vengo da lì: è la mia storia») in vista delle Amministrative del 2024.
Il centrodestra oggi
Un obiettivo lontano, per il momento. Anche perché le segreterie dei partiti dovranno trovarsi nei prossimi mesi per discutere eventuali alleanze e trovare una quadra sul nome da presentare alle urne. A partire dalla posizione della Lega, visto che a livello locale sarebbe già stato blindato il sindaco uscente Enrico Puricelli. Poi c’è Fratelli d’Italia. Che ha sì espresso la volontà di tenere unita la coalizione («vogliamo presentarci con il centrodestra unito», aveva detto il presidente di circolo Enrico Ossola) ma che oggi resta il primo partito in città, in Regione e in Italia. Tanto basta per pretendere un ruolo centrale nel progetto, considerando che la possibilità di mettere sul tavolo un proprio candidato sindaco – ora che il partito è così forte – potrebbe non ricapitare.
Tra due litiganti…
In questo scenario si inserisce Monti. Che intanto frena sulla possibilità di diventare un militante di FdI: «Non ho la tessera e non intendo farla», dice. «Ho buoni contatti con i vertici del partito ma credo che l’ideologia non sia determinata da una tessera. Sono di destra e la mia storia lo racconta». Ecco perché «l’idea sarebbe riunire anche le segreterie. Ma come candidato sindaco civico». Ipotesi che ovviamente obbligherebbe la Lega a rinunciare al Puricelli bis già annunciato più di un anno prima delle elezioni, lo scorso febbraio. «Chiaro poi – conclude Monti – che questi passaggi verranno definiti a livello provinciale. Io, ribadisco, sono per tenere tutti insieme sotto un’unica coalizione».