SAN GIORGIO SU LEGNANO – Per mesi ha picchiato, umiliato e minacciato l’anziana madre. Oggi, venerdì 9 luglio, la giustizia gli ha presentato il conto. Il Gup di Busto Arsizio Tiziana Landoni l’ha condannato in abbreviato a 3 anni e 6 mesi di carcere. Così come chiesto dal pubblico ministero Nadia Calcaterra che ha discusso il processo.
Ti ammazzo a legnate
Ad essere accusato (e condannato in primo grado) dei maltrattamenti in danno della madre è un 35enne di San Vittore Olona, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine della zona, con problemi di dipendenza da alcol e droga. Nel luglio dell’anno scorso era già stato arrestato per resistenza: aveva aggredito i carabinieri (quattro i militari necessari a contenere la furia dell’uomo) intervenuti in occasione dell’ennesima aggressione nei confronti della madre. Un lungo calvario quello che la donna ha vissuto a causa di quel figlio che con lei viveva (per un certo periodo perché costretto ai domiciliari) e che le si era piazzato in casa. I maltrattamenti accertati sono continuati dal febbraio dell’anno scorso sino a luglio. La donna veniva picchiata, presa a bastonate almeno in un’occasione, minacciata e insultata. In una delle tante aggressioni il 35enne aveva persino picchiato il cane di famiglia dopo aver strappato i capelli alla mamma.
La fuga a casa della figlia
Tanto che la donna si era rifugiata a casa della figlia. Ma anche lì l’incubo non era finito. Le minacce arrivavano via mail o WhatApp: «Se torni in questi due giorni ti ammazzo di legnate», «Ti ammazzo sul serio non mettermi alla prova». E ancora in una e mail inviata alla sorella il 35enne ha scritto: «Quella m…a di tua madre e quella m…a di tuo padre li pagheranno, è una promessa. Gli faccio male, mi faccio 30 anni di galera ma li ammazzo». Botte e minacce erano finalizzate a farsi dare dei soldi dalla madre e a farsi acquistare un biglietto aereo per poter lasciare l’Italia. Oggi la sentenza di primo grado.
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