San Giorgio su Legnano salvata dagli allagamenti grazie alla vasca volano

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SAN GIORGIO SU LEGNANO – Non solo San Vittore Olona: anche a San Giorgio su Legnano il maltempo di domenica scorsa non ha prodotto gravi danni grazie alla “via di fuga” delle acque piovane creata con una infrastruttura adeguata. A San Vittore, si tratta del “vallo”, un alto argine di terra fuori dall’abitato che crea un invaso su un’ampia area agricola; a San Giorgio, la nuova vasca volano (nella foto) che in poco più di un’ora ha raccolto circa 7.000 metri cubi di acqua che altrimenti sarebbero rimasti nel sistema fognario, mettendolo sotto forte pressione.

«I rovesci copiosi e anomali di domenica – rileva oggi, mercoledì 22 settembre, il sindaco di San Giorgio, Walter Cecchin – hanno creato piccoli allagamenti in scantinati e taverne, ma pochissimi di questi sono stati causati dal sistema fognario di raccolta acque. Di questo dobbiamo in parte ringraziare l’entrata in funzione della vasca volano. Ha favorito ulteriormente la situazione la realizzazione di numerosi pozzi perdenti della raccolta acque piovane dislocati sul nostro territorio in aree pubbliche. Opere – conclude Cecchin – veramente importanti e utili alla luce dei cambiamenti climatici in atto».

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A Legnano, nell’incontro tenutosi stamattina nell’ufficio tecnico del Comune cui hanno partecipato l’assessore alle Opere pubbliche Marco Bianchi, i tecnici comunali e Cap Holding, si è avuta conferma che la causa dell’allagamento verificatosi all’incrocio fra corso Magenta, via Ratti e via Buozzi è da attribuire all’eccessivo recapito di acque che la rete non è riuscita a smaltire nei tempi dovuti. Domenica, diversamente dagli allagamenti per grandine del maggio 2018, la situazione era aggravata dalla piena dell’Olona per le piogge cadute a monte.

«L’eccessivo recapito di acque – spiega Bianchi – nella zona geograficamente più depressa, l’incrocio Magenta-Ratti, è il risultato di più fattori. Oggi sono state messe sul tavolo una serie di ipotesi di intervento innovative, alcune di più immediata realizzazione e altre a più lungo termine, che saranno vagliate nel corso dei prossimi incontri. Ci stiamo concentrando su azioni che possono essere di diversa natura: la possibilità di creare punti di sfioro verso l’Olona in prossimità dell’incrocio Ratti-Magenta, il miglioramento della permeabilità del suolo in modo da ridurre in alcune zone, ove possibile, il conferimento delle acque piovane in fognatura e, a più lungo termine, azioni che regolino, a monte, l’apporto di acque all’intera rete fognaria comunale. Voglio sottolineare che, per valutare le azioni da intraprendere, siamo aiutati dal recente potenziamento dei sistemi di monitoraggio di Cap, che permettono di individuare puntualmente in quali tratti le fognature hanno registrato le situazioni più critiche». Per tali sistemi di monitoraggio sono previste ulteriori implementazioni a breve termine.

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