BUSTO ARSIZIO – “Non avevamo alternative, per rispetto dei nostri soci e della nostra società, ma, da atleti ancora prima che da dirigenti e organizzatori, il rinvio della Maratonina Città di Busto Arsizio è un colpo duro da accettare perché ci ferisce davvero il cuore”. Queste le prime parole di Antonio Apolonio, presidente dell’Atletica San Marco, organizzatrice da sempre della mezza maratona locale, che avrebbe dovuto disputarsi proprio oggi 14 novembre, rinviata per il secondo anno consecutivo. Una buona notizia, invece, arriva per la “A pee in brughea”: una delle non competitive più antiche di Lombardia a dicembre dovrebbe disputarsi regolarmente.
I motivi del rinvio
“Quando lo abbiamo deciso, con nostro grande rammarico, lo abbiamo subito comunicato a tutti. Abbiamo provato ad aspettare il più possibile, in accordo con il mio consiglio, e nessuno di noi era davvero convinto di farlo, anzi abbiamo provato in tutti i modi a trovare delle soluzioni. Ci siamo però dovuti arrendere per l’incertezza di quei momenti. In effetti all’epoca, ora sembra già cambiata la situazione, i contagi sembravano sotto controllo ma gli enti preposti avevano imposto protocolli ferrei da cui noi non avremmo potuto esimerci su distanziamenti, mascherine, ingressi e uscite dalla tensostruttura, sanificazioni, ristori monoporzioni e senza bicchieri, assenza di spogliatoi e deposito borse. Protocolli che avrebbero potuto essere cambiati in corsa. La nostra è una delle manifestazioni più partecipate della Lombardia e si attesta sempre sopra i 2000 partecipanti. Oltre che gestire i protocolli, sarebbe stato difficilissimo ipotizzare quanti atleti avrebbero partecipato quest’anno e questo numero è fondamentale per il budget: dobbiamo considerare i costi dei ristori, delle magliette, delle medaglie, dei cronometristi, finanche della protezione civile. Il conto economico è molto più alto di quello che si creda. Se fosse successo qualcosa, avremmo esposto la nostra società a dei seri rischi. Da atleta non è mai bello parlare di questioni economiche ma da presidente della San Marco sono argomenti che non posso non considerare. Al netto delle enormi spese che la Maratonina comporta, coperte dagli sponsor e dalle quote di iscrizione e con un contributo del comune, il poco che rimane in cassa è quello che ci permette di sopravvivere come associazione da un anno all’altro, quindi pesa anche per noi questa decisione”.
Se Atene piange, Sparta non ride
“Vedere Busto invasa da runner, per una corsa sana e pulita come la nostra, è sempre stato un motivo di orgoglio per la San Marco e per la città. Anche per questo abbiamo preferito non optare per una manifestazione in tono minore. In tanti ci hanno espresso la loro vicinanza e anche questo ci ha fatto piacere perché vuol dire che la nostra decisione non è così peregrina. A fronte di alcune società che provano a organizzare competizioni, molte delle quali con numeri nettamente inferiori ai nostri e quindi più facili da gestire, altre stanno annullando i propri eventi. Poco si sa della Stramilano prevista per marzo (l’edizione 2021 è stata dapprima spostata da marzo a settembre prima di essere annullata) o della Milano Marathon di aprile (nel 2021 solo per atleti elite su circuito oppure in forma virtuale) per le quali le iscrizioni non sono ancora aperte nonostante manchino pochi mesi, ma di certo per non allontanarci troppo da Busto Arsizio, la Mezza Maratona di San Gaudenzio a Novara prevista per gennaio 2022 è stata posticipata al 2023. Non è facile, non è forse nemmeno bello, ma non avevamo alternative”.
La promessa
“In questi due anni abbiamo cercato di tenere viva l’attenzione dei nostri soci con alcune iniziative benefiche che hanno avuto un buon riscontro, cercheremo di farlo ancora. Non abbiamo mai smesso di allenarci in pista, non appena i protocolli ministeriali ce lo hanno permesso, con il nostro tecnico Fidal. Vi prometto però che la Maratonina Città di Busto Arsizio tornerà, appena possibile tornerà”.
San Marco, rinviata al 2022 la Maratonina Città di Busto Arsizio