Saronno, dopo l’incidente di via Parma in 41 mila chiedono uno spartitraffico

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SARONNOMarco Barilatti stava andando al lavoro quella fatidica mattina di sabato 17 luglio: l’ultimo giorno prima delle ferie. Ma in vacanza il giovane 28enne non ci è mai andato, perché ha perso la vita in via Parma a Saronno a causa di uno scontro con un automobilista. Ora la sorella, Sara Barilatti, vuole giustizia e soprattutto un cambiamento e lancia una petizione per chiedere al Comune di inserire uno spartitraffico in quel punto ed evitare altre tragedie. L’appello ha già raccolto più di 41 mila firme.

Che non succeda più

«Via Parma, o meglio la Sp527, è la strada statale dove il 17 luglio del 2021 mio fratello ha perso la vita. Io sono la sorella Sara, ho 30 anni, lui era il mio fratellino, nato due anni e un giorno dopo di me, Marco». Questo l’inizio del testo della petizione che Sara Barilatti ha lanciato su Change.org per chiedere al comune di Saronno di realizzare uno spartitraffico su via Parma affinché non si ripetano più incidenti come quello che le ha portato via suo fratello Marco. L’appello ha già raccolto più 41 mila firme in pochi giorni.

Marco è sempre stato un appassionato di motori fin da bambino «e – racconta Barilatti – quella dannata mattina stava andando al lavoro, ultimo giorno prima delle meritate ferie. E in quella stessa mattina un automobilista ha deciso di fare una manovra illegale: sorpassare una sottile linea continua tracciata sull’asfalto anziché proseguire fino alla rotonda poco distante. La colazione con i colleghi era molto più importante che rispettare il codice della strada, una leggerezza che è costata la vita a un ragazzo di soli 28 anni».

Basta dolore

«Non cerco vendette – prosegue il testo della sorella – penso che colui che ha commesso questo gesto stia già passando un momento terribile della sua vita, un po’ come me. Ma quella persona così di buon cuore che mi ha accompagnata durante tutta la mia vita, festeggiando con me praticamente tutti i compleanni, ora non c’è più. Ora l’unica cosa che mi sento di poter fare per onorare la sua memoria, e per far sì che un dolore del genere non possa mai più essere provato da qualcun altro, è quella di impegnarmi per far sì che questa strada venga messa in sicurezza. Non ci servono altre famiglie distrutte dal dolore, o dalle conseguenze di quello che a tutti gli effetti è un omicidio stradale. Non ci servono persone ridotte sulla sedia a rotelle o a vegetali perché una linea tracciata a terra non è sufficiente a bloccare la tendenza dell’essere umano a prendere la strada più veloce, anche se pericolosa».

Nel finale, Sara lancia un appello a tutto il mondo. «Sì proprio a tutto il mondo perché quella strada, non è una strada privata, ma pubblica dove chiunque, italiano o straniero, potrebbe un giorno ritrovarsi a dover percorrere. Sfortunatamente non è il primo incidente mortale che accade e io non voglio che ci debbano essere infinite morti prima che si sistemi una strada che evidentemente è troppo pericolosa. Spero vivamente che la mia richiesta non passi inosservata, e che grazie a queste firme l’amministrazione competente si senta più sensibilizzata e in dovere di agire, per la salvaguardia di tutti i cittadini del mondo. Grazie di cuore a chiunque decida di aderire alla mia causa, vi prometto che non mi fermerò davanti a nulla».

La petizione si trova al seguente link.

Incidente all’alba in via Parma a Saronno: muore motociclista di 28 anni

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