Le scoperte bioarcheologiche dell’Insubria si presentano a Villa Mirabello a Varese

VARESE – Si intitola “Bio-Archaeo Day” la giornata di studi organizzata dall’Università dell’Insubria in collaborazione con i Musei Civici di Villa Mirabello a Varese. Sarà proprio la Sala Risorgimento del museo ad ospitare l’evento venerdì 31 marzo alle 16. Protagonisti saranno i neolaureati Insubria in Scienze biologiche e in Biotecnologie con le loro tesi, selezionate tra le più interessanti e innovative nell’ambito della ricerca bioarcheologica.

I risultati delle ricerche

Nell’occasione, gli antropologi di ateneo illustreranno i risultati delle ricerche condotte in Lombardia e in Piemonte. A seguire verranno aperte sessioni di discussione e approfondimento, per favorire lo scambio di idee e informazioni. Le presentazioni saranno introdotte dall’équipe di antropologi del Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita dell’Università dell’Insubria: Roberta Fusco, Chiara Tesi, Omar Larentis e Marta Licata; concluderanno la giornata gli interventi di Caterina Pangrazzi e Claudia Bressan, con una relazione sul tema della catalogazione dei resti umani, e la presentazione della prossima creazione di un archivio biologico nel percorso archeologico della Valcuvia. I lavori saranno introdotti da Daniele Cassinelli e Barbara Cermesoni, rispettivamente direttore e curatrice dei Musei Civici, da Elena Bossi, presidente del corso di laurea in Biotecnologie, e da Rosalba Gornati, presidente del corso di laurea in Scienze Biologiche.

Occasione di confronto

«La partecipazione degli studenti universitari – spiega Marta Licata – rappresenta un’opportunità unica di incontrare esperti del settore e di ampliare le conoscenze e competenze nel campo della ricerca bioarcheologica. L’iniziativa offre inoltre una preziosa occasione per confrontarsi con gli altri partecipanti, creare relazioni professionali e scambiare idee e progetti futuri, diventando un’importante piattaforma di networking e di sviluppo professionale per tutti i partecipanti, contribuendo al progresso e alla diffusione della conoscenza nel campo dell’antropologia fisica». L’iniziativa è aperta agli studenti universitari, ma anche al pubblico interessato ad approfondire la conoscenza in questo ambito di ricerca, e sarà inoltre occasione per scoprire le ultime novità nel campo della bioarcheologia del territorio.