Seminario di Bonavera e poi lo spettacolo: al Sociale Arlecchino si sdoppia

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BUSTO ARSIZIOAl Delia Cajelli l’edizione 2020 del Carnevale sarà nel segno di Arlecchino con due appuntamenti speciali. La maschera non solo sarà protagonista sabato 28 febbraio dell’Arlecchino Furioso di Stivalaccio Teatro, ma anche del workshop di recitazione che Enrico Bonavera, suo grande interprete, terrà a Busto prima dello spettacolo.

A lezione con il grande attore del Piccolo di Milano

Attori alle prime armi, professionisti e, perché no, chi ha sempre desiderato salire su un palcoscenico e misurarsi con la recitazione, avranno la possibilità di partecipare a un workshop con Enrico Bonavera: grande interprete e Arlecchino del Piccolo Teatro di Milano, è succeduto al mitico Ferruccio Soleri, assumendo il ruolo cardine della rappresentazione teatrale italiana più vista in ogni angolo del mondo: “Arlecchino servitore di due padroni”. Una volta terminati i lavori, sarà possibile degustare insieme a lui un aperitivo nel foyer del Teatro, in attesa dello spettacolo serale.
Il workshop di venerdì 28 febbraio al Teatro Sociale “Delia Cajelli” inizierà alle 10 e sarà destinato ad allievi attori e ad attori professionisti su Arlecchino e la Commedia dell’Arte. Alle 13 ci sarà il pranzo dei partecipanti in un ristorante di Busto insieme a Enrico Bonavera; successivamente la lezione proseguirà e terminerà alle 18. Per informazioni, costi e prenotazioni è possibile contattare il numero 348/8125218 o l’indirizzo e-mail: educarte@teatrosociale.it.

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La Commedia dell’Arte è ancora protagonista

Il sipario si aprirà sulla compagnia Stivalaccio Teatro, che porterà in scena “Arlecchino Furioso”, canovaccio a cura di Giorgio Sangati, Sara Allevi, Anna De Franceschi, Michele Mori, Marco Zoppello. A vestire i panni di Arlecchino sarà Marco Zoppello, Sara Allevi sarà Romanella, Anna De Franchi incarnerà Isabella, mentre Michele Mori vestirà i panni di Leandro e di Capitan Buttafuoco. In Arlecchino Furioso a essere ancora protagonista è la Commedia dell’Arte con la maschera simbolo del teatro italiano, ad animare uno spumeggiante spettacolo, e con l’Amore, quello con la “A” maiuscola, come motore di un originale canovaccio costruito secondo i suoi canoni classici.
Per le scuole del territorio verrà inoltre proposta lunedì 24 febbraio una matinée con un tradizionale allestimento del più amato tra i testi di Carlo Goldoni, “La locandiera”. L’ingresso è di 8 euro per gli studenti e gratuito per gli insegnanti; Educarte rilascerà a ciascuno un attestato di partecipazione per l’attribuzione di crediti formativi.

La trama

Un Amore ostacolato, invocato, cercato, nascosto e rivelato, ma soprattutto un Amore universale, capace di travalicare i confini del mondo. Una coppia di innamorati, Isabella e Leandro, costretti dalla sorte a dividersi, si ritrovano dieci anni dopo a Venezia pronti a cercarsi e innamorarsi nuovamente. Allo stesso tempo il geloso Arlecchino corteggia la servetta Romanella, pronto ad infuriarsi al primo sospetto di infedeltà. Chissà se alla fine l’amore trionferà tra i quattro protagonisti?
Lo spettacolo è pensato per un pubblico universale, recitato con varietà di lingue e dialetti, arricchito dall’uso delle maschere, dei travestimenti, dei duelli, dei canti, delle musiche e delle pantomime. I brani saranno eseguiti dal vivo, con Veronica Canale alla fisarmonica. Le suggestive scenografie sono a cura di Alberto Nonnato, le maschere di Roberto Maria Macchi e i costumi di Barbara Odorizzi (Qucire); sartoria e luci sono rispettivamente a cura di Antonia Munareti e di Paolo Pollo Rodighiero. La regia è di Marco Zoppello.

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