MALPENSA – In principio c’era FedEx, prima che costruisse il suo nuovo headquarter alla Cargo City a sud della torre di controllo. Poi nel 2014 è arrivata Dhl Express, giusto il tempo necessario per imitare il concorrente americano e realizzare il maxi-hub da 109 milioni di euro aperto lo scorso dicembre. Ma il magazzino da circa 7.000 metri quadrati al Terminal 2 di Malpensa è rimasto vuoto per poco. E’Amazon il terzo inquilino da inizio secolo negli spazi alle spalle del Moxy dedicati alle merci.
Amazon al T2
L’attività di Amazon al T2 è iniziata da circa un mese. Annunci ufficiali ancora non ce ne sono, ma le prime conferme arrivano da Air Cargo Italy, autorevole e beninformato portale di settore. Il colosso dell’e-commerce avrebbe già occupato tutta l’area cargo a lato della vecchia aerostazione (tuttora chiusa a causa dello scarso traffico passeggeri), dove dimensioni e spazi operativi gli consentono di affrontare in modo adeguato il traffico in costante aumento da e per l’aeroporto di Malpensa.
Il boom dell’e-commerce
Già nel corso del 2019, prima della pandemia, Amazon a Malpensa aveva triplicato in meno di un anno la sua attività in brughiera. Dopo il primo collegamento con il cuore dell’Inghilterra (East Midlands) inaugurato nell’autunno del 2017 e il volo su Colonia lanciato poco dopo, il colosso dell’e-commerce aveva aggiunto anche Hannover, in Germania. L’esplosione dell’e-commerce creata dall’emergenza Covid non ha fatto altro che consentire ad Amazon di accelerare la crescita e conquistare nuove fette di mercato. Al momento non ci sono più collegamenti verso la Gran Bretagna, ma il network europeo si è ampliato con Liegi, Madrid, Lipsia e Parigi. I voli giornalieri operati per conto di Amazon (prevalentemente da Asl e Blue Bird con aeromobili B737) sono quasi una decina. Ma c’è chi scommette che è solo l’inizio.
Debutta Ups. Ora da Malpensa transita il 70% di tutto il cargo aereo italiano