Con Amazon a Malpensa «c’è più lavoro precario». La denuncia della Cub

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MALPENSA – E’triplicata la presenza di Amazon a Malpensa in un anno e mezzo di attività. Ma secondo la Cub Trasporti con il colosso delle merci è aumentato anche il tasso di precarietà all’interno dei magazzini della Cargo City.

Gli interinali alla Cargo city

Com’è noto, i tre collegamenti attivi (East Midlands, Colonia e Hannover) per Amazon air sono operati da Asl Airlines France, mentre a movimentare le merci a terra ci pensa Mle, la quale – sottolinea Cub Trasporti – utilizza personale interinale di GiGroup, precario e a termine.  «Da mesi denunciamo che Mle utilizza più interinali di quanto consentito (30%) senza mai regolarizzarsi, cosa invece fatta da Airport handling che a inizio anno ha assunto 250 lavoratori. Ora con l’ulteriore aumento delle merci, che ha portato Mle a dedicare un intero capannone per Amazon, (ex Beta Trans), per continuare a mantenere lavoratori in regime precario, Mle ha trasformato i lavoratori interinali in lavoratori a termine diretti».

Lo scontro tra i sindacati

Questo, secondo la Cub, è stato possibile grazie all’accordo stipulato da Mle con i sindacati confederali. Recita infatti il verbale: «Le assunzioni effettuate con contratto a tempo determinato per stagionalità non saranno soggette ai limiti quantitativi previsti da legge o da contrattazione collettiva». In questo modo, denuncia la sigla di base, «il personale interinale a termine, viene ora assunto direttamente da questa società con contratti a termine che possono coprire 10 mesi all’anno, non necessitano di giustificazione del termine, e possono essere ripetuti senza limiti. Come già abbiamo fatto per i lavoratori interinali assunti da Airport, riteniamo che si debba rivendicare anche per i lavoratori che da anni, operano per Mle-Bcube, il posto fisso».

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