Sesto, “niet” della maggioranza al tavolo sull’ambiente. In consiglio è bagarre

SESTO CALENDE – Bagarre in consiglio comunale sull’ambiente. Ormai tra maggioranza e minoranza è muro contro muro. Dopo l’ultimo consiglio comunale, saltato per mancanza del numero legale, ci si poteva aspettare qualche tensione nella seduta di mercoledì 30 ottobre, anticipata alle 19 per poter discutere il lungo ordine del giorno. E la tensione è puntualmente e fragorosamente esplosa sul primo punto in discussione tra le mozioni e interrogazioni dei gruppi di minoranza, quello dell’istituzione di un tavolo per l’ambiente.

Il “niet” di Colombo

sesto calende laveno bici marco colombo«A Sesto Calende non se ne parla – la risposta tranchant del capogruppo di maggioranza ed ex sindaco Marco Colombo – tutti i cittadini sestesi si devono impegnare per l’ambiente, l’amministrazione si impegnerà per l’ambiente, ma di un tavolo con degli scienziati non ne sentiamo il bisogno. Si candidino in Parlamento se vogliono discutere di questi temi, a Sesto siamo lombardi e pragmatici e parliamo di questioni sestesi». L’intervento dell’ex sindaco ha innescato una vera e propria bagarre in aula, con fischi e contestazioni. Al che lo stesso Colombo ha chiesto ai suoi di lasciare l’aula, per far mancare il numero legale, con una nuova prova di forza. Dopo una sospensione della seduta per una decina di minuti, la maggioranza è rientrata e il consiglio è ripreso (per concludersi dopo le 23), anche se il tavolo per l’ambiente è stato bocciato. «Non possiamo perdere tempo dietro ad una minoranza ottusa che pretende di risolvere i problemi del mondo in consiglio comunale, quando a fatica siamo in grado di risolvere i problemi di Sesto Calende» il commento di Marco Colombo.

Insieme per Sesto

Il capogruppo Colombo era «particolarmente nervoso – secondo il gruppo Insieme per Sesto – ha cercato di buttare tutto in cagnara con il risultato di rendere ancora più evidente le proprie difficoltà di fronte alla mancanza di soluzioni a tanti problemi». Insieme per Sesto punta il dito contro «una amministrazione senza prospettive e senza risposte». Le mancate risposte sulla formazione professionale e sull’emergenza climatica, con il «No a creare un tavolo cittadino che l’assessora ritiene un “fardello”». Ma anche per il Circolo Sestese «di fatto obbligato a chiudere le attività senza una prospettiva»; per il Parco Europa, «senza una parola chiara sul passaggio al Comune dell’intero patrimonio»; e per le scuole, «con un laconico “Vedremo” rispetto alle altre scuole, oltre alla media Bassetti che attende di sapere se lo Stato finanzierà il mega-progetto da 800 mila euro». Inoltre il gruppo guidato da Giancarlo Rossi non vede, da parte dell’amministrazione, «nessuna proposta concreta salvo programmare qualche conferenza».

Sesto 2030

fabio bertinelli sesto«Ogni apertura verso la minoranza è stata chiusa – sostengono Fabio Bertinelli e Alessandra Malini del gruppo Sesto2030 – un “fardello” (cit. assessore Sesia) la proposta di un tavolo di lavoro per l’ambiente per azioni concrete portate avanti da tutti. Si chiedeva un “innalzamento” del modo di fare politica, per lavorare tutti insieme ed essere da esempio per i cittadini per mostrare che non è solo chi fa politica a doversi occupare di queste cose, ma tutti, perché la battaglia è completamente comune. La politica poteva dare un bel segnale. E invece no». La chiusura del centrodestra sestese viene stigmatizzata: «Non ci stupisce che le proposte di ieri sera siano state tutte rigettate, ma che con disinvoltura il capogruppo di maggioranza dica che sarà sempre così per qualche anno. Noi che ancora pensavamo che si valutassero le proposte in base ai contenuti, siamo dei poveri illusi o questo sarebbe un dovere per un buon amministratore?».

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